Eterna commedia - Chiara Noschese e Christian Ginepro irresistibili protagonisti della commedia musicale di Garinei e Giovannini
Mirella Caveggia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2008
Ben vengano baruffe e battibecchi domestici se sono il fardello teatrale di Chiara Noschese, irresistibile protagonista insieme a Christian Ginepro della commedia musicale di Garinei e Giovannini “Il giorno della tartaruga”. Scritta nel 1964 dai due noti e ineguagliabili autori del teatro brillante italiano e interpretata nella sua prima edizione da Renato Rascel e Delia Scala, questa commedia da camera nella presente stagione è stata riallestita da Saverio Marconi per la Compagnia della Rancia. Con la sua scia di applausi tornerà in scena anche l’anno prossimo per divertire con il suo clima ingenuo di un’Italia che non c’è più.
Siamo alle soglie degli anni Sessanta, un decennio rilucente di benessere, di sogni e di progetti, pieno di ottimismo e di semplicità. Il teatrino da camera in questione ficca il naso nel ménage di una coppietta calata in un appartamento arredato con mobili Ikea (non ancora modernariato) e con oggetti di gusto andante. Per due ore filate sono messi a nudo i litigi sostenuti dei due protagonisti, che piuttosto maldestri da un punto di vista emozional-affettivo e psicologico, non perdono occasione per alimentare con la benzina della petulanza il fuoco dei loro dissapori. La prima rissa a sipario alzato si accende intorno ad un regalo di compleanno, più brutto del previsto. Mentre lui, che studia da ingegnere si aspetta per il genetliaco un bel tavolo da lavoro, lei gli offre una miserabile lampadina da capezzale che lo delude. Si profila la solita minaccia della separazione definitiva: le rispettive valigie sono sempre pronte sotto il letto. Ma ogni volta che si accingono a frantumare il vincolo coniugale, succede che rimandano il proposito; o perché fuori c’è il tempaccio o perché si apre un provvidenziale squarcio nel passato che lascia irrompere i ricordi più teneri di un amore che malgrado i dispetti non si è spento. La girandola si blocca nel lieto fine indotto da una bella sorpresa.
Nel copione spiritoso questi flash-back sono l’espediente che consente agli interpreti di trasformarsi in altri personaggi, di dar vita a episodi di costume gustosi e lievemente assurdi, a parentesi di musica e di danza, a quadretti felicemente assurdi con personaggi disparati, interpretati in questa edizione con abilità dai due affiatati attori protagonisti. Al teatro Alfieri di Torino - ennesimo scalo di una tournée molto applaudita - la commedia ha portato una folata antidepressiva e ancora una volta ha messo in luce la bravura e la versatilità dei due attori. In particolare ha esaltato le ottime capacità di Chiara Noschese, interprete dalle qualità sorprendenti, degna figlia di Alighiero Noschese, un attore mai superato per le stupefacenti identificazioni con i personaggi da lui magistralmente imitati.
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