Alessandra Robatto Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008
Avrebbe compiuto gli anni sabato prossimo: ma la grave malattia ha vinto anche la sua forte e tenace resistenza agli ostacoli della vita. E di ostacoli Anna Lizzi Custodi ne aveva dovuti affrontare tanti, con quella determinazione serena eppure granitica che sapeva di antica fiducia nella forza delle donne, di quella sua compiuta consapevolezza di essere utile a tutte quelle che incontrava prima che a se stessa. Scompare con Anna Lizzi Custodi una persona che ha segnato il destino e le scelte, professionali e politiche, di almeno tre generazioni di donne: spesso, a chi la frequentava soprattutto negli ultimi anni, ricordava con passione gli anni difficili del dopoguerra, difficili economicamente ma anche per la sensazione di mancanza di riferimenti per le donne, differenziate nell’accesso al lavoro, ancora sottoposte ad un rigido patriarcato in famiglia, con una realtà sociale nella quale le forti resistenze si ripercuotevano in tutti gli aspetti della vita.
Eppure lei è stata la testimonianza diretta di come l’impegno e la passione politica potessero coniugarsi ad una felice vita familiare, accanto ad un marito amatissimo, ad un figlio tenacemente desiderato, ad una giovane nipote che le assomiglia nel bel volto e nella determinazione come un “ marchio “ di famiglia.
Viveva, in Anna Lizzi Custodi, la certezza che le cose “semplicemente” possono essere fatte, le situazioni cambiare con l’impegno, la vita organizzata per essere degna di essere vissuta, quasi una “poetica delle piccole cose “che però, attraverso il lavoro delle donne, cambiano il mondo.
E cosa era questa se non la risposta piu’ forte e chiara che l’impegno politico fosse un corollario di questa visione, di questa vita impegnata su piu’ fronti ma sempre e comunque aperta alla totale disponibilità verso gli altri, che fossero i bambini della scuola materna Luigi Nobili di Terni di cui per molti anni era stata Presidente o le sue colleghe, le amiche,gli avversari nel partito e nelle Istituzioni.
Una visione della vita e degli impegni oserei dire “ calvinista”, ma nel senso operativo e di attivismo connaturato al termine, a cui sapeva accompagnare però una dolcezza infinita nei modi e nella serenità dell’approccio ad ogni problema. Sono convinta, siamo convinte, che con questa stessa forza saprà affrontare anche l’ultimo, ineluttabile gradino della vita e che con quel suo atteggiamento determinato e sorridente al contempo saprà mettere in riga anche chi, lassu’, l’accoglierà, come si accoglie una Grande Donna.
Arrivederci, Anna
*Alessandra Robatto
Difensore Civico della Provincia di Terni e Presidente del Comitato Provinciale CRI di Terni
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