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Terni: arriva la Casa delle Donne. Un progetto della rete che arriva dritto nelle stanze del Comune

Terni: arriva la Casa delle Donne. Un progetto della rete che arriva dritto nelle stanze del Comune

C'è il luogo e si sono accesi i motori per l'organizzazione: il progetto Casa delle Donne dalla rete arriva dritto nelle stanze del Comune. Ne parliamo con Silvia Scipioni, presidente dell’associazione Terni Donne

Giovedi, 25/07/2013 - Una casa tutta per noi, tutta per le donne. Un'unione di intenti, di aspirazioni di collaborazione e di professionalità nella nobile prospettiva della battaglia alle solitudini. Tutte le solitudini.

Presto, compatibilmente con l'iter amministrativo che un atto di formalizzazione richiede, anche a Terni sarà attiva 'La casa delle donne'.

Una storia di complicità femminile e di solidarietà a sottendere la meravigliosa notizia nella città dell'acciaio, il merito è di una rete, spontanea, ma tenace: quella di Terni Donne.

Individuato lo spazio, nel pieno centro storico della città, in Via Aminale, messe a sistema le volontà e le meravigliose disponibilità di quante coinvolte in questo primo passo verso la realizzazione di un sogno, l'ultima assemblea dell'associazione Terni Donne è stata preliminare proprio l'effettivo balzo in avanti verso la 'costruzione' delle quattro mura.

A raccontare a Noidonne il lungo cammino dal lieto fine è Silvia Scipioni, presidente dell’associazione Terni Donne:

“Il lungo, ma accattivante cammino verso la costituzione della Casa delle Donne a Terni inizia nel 2009 con l'insediamento della nuova giunta al Comune di Terni. In un consiglio comunale aperto viene votato un atto di indirizzo che impegna le amministrazioni nella previsione futura dell'apertura di un Centro Antiviolenza e di una Casa delle Donne. Terni Donne in questo contesto è promotrice del progetto, in comunione con altre importanti realtà che operano nel territorio al fine del contrasto delle discriminazioni di genere e che lavorano con costanza e volontà al fine di sensibilizzare la cittadinanza alle tematiche femminili e di genere”.

“Quella che poi – continua Silvia - nel 2012 sarebbe diventata un'associazione formalmente detta Terni Donne, era allora una rete. Una rete spontanea, una rete che nel tempo si è dimostrata sempre più viva e sempre più attiva: duemila indirizzi in mailing list, un fermento vivace di idee, proposte e tanto entusiasmo al pensiero di uno spazio in cui condividere, sentirsi meno sole, rendersi utili e fare unione”.

“Proprio la vibrante risposta delle cittadine, e dei cittadini, all'idea, proprio la passione con cui tale idea è stata accolta ci ha portato nel 2012 a formalizzare l'associazione in ragione anche di un'esigenza del tutto pratica e di gestione delle utenze e delle burocrazie inerenti la coordinazione di uno spazio pubblico. Nasciamo a luglio del 2012 con 30 soci fondatori, decisamente un bel segnale!” aggiunge la Presidentessa.

A far parte della associazione Terni Donne e a collaborare al progetto dell'apertura della Casa sono donne di ogni età: dai 27 fino ai 67 anni, con tutto quanto comporta un crossing generazionale di questo tipo: un inquietudine di idee, di esperienze, di volontà e ambizioni che dipingono un affresco decisamente variopinto e positivamente multitasking, tanto per mutuare un termine tanto caro ai nostri tempi.

“L'aspetto più interessante? – puntualizza Scipioni - Quando affrontiamo tematiche sulle donne, quando pensiamo la Casa e quando si devono indirizzare scelte e aspirazioni parliamo tutte lo stesso linguaggio”.

Terni e la sua Casa delle Donne: un luogo affine ai sentimenti di rifugio, di conforto, ma anche una fucina di idee, di sogni, un luogo dove le aspirazioni possono trovare spazio. Un luogo dove la cura trova una declinazione conforme alle ambizioni di ognuna. Un progetto ambizioso che la Presidentessa dell'associazione promotrice descrive così: “Un'incubatrice di idee, una fucina di espressioni. La Casa delle Donne è uno spazio dedicato a una varietà di linguaggi: mi vengono in mente seminari, workshop, laboratori, informazione, lettura critica di leggi e proposte di legge, ma anche attività che conferiscano leggerezza e spensieratezza a quante hanno o avranno bisogno di evadere. Il tutto in forma gratuita, nello spirito di condivisione e di auto mutuo aiuto”.

“Le ultime due assemblee della associazione Terni Donne sono state proprio orientate a questo: un brainstorming utile all'individuazione di gruppi che spaziano dall'educazione, alla cultura, fino al fundraising. Perché a Terni, come ovunque del nostro paese, iniziative e imprese come queste si autosostentano dell'inventiva e della determinazione, e per fortuna non mancano”.



Una serrata battaglia e un occhio sempre acceso sulla tematica delle violenze domestiche e più generalmente sulle violenze sulle donne è presupposto dell'attività prevista per la Casa delle Donne.

Il Centro Antiviolenza, in agenda comunale unitamente alla formazione della Casa delle Donne dovrebbe inaugurare in città il prossimo 25 novembre, data simbolo e traguardo importante in una cittadina che si è mostrata in questa occasione reattiva e interessata alle tematiche di genere.

“Il Sindaco Di Girolamo e, devo dire, l'amministrazione tutta si è dimostrata ben predisposta, siamo forti dell'appoggio espresso e dimostrato dall'Assessorato alla Cultura, e generalmente dagli assessorati. Attendiamo la stesura formale del progetto che, stando alle previsioni dell'agenda comunale si dovrebbe ultimare al termine delle ferie estive, per poi cominciare il lavoro di organizzazione vero e proprio”.

“Cross book, sportello di orientamento sulla violenza, mappatura dettagliata dei servizi, biblioteca di genere e tante teste unite dall'unico intento di rendere vibrante un luogo dedicato alle donne: contro ogni solitudine” conclude Scipioni.

In attesa di una formalità, nella prospettiva di un luogo finalmente non immaginato in Via Aminale a Terni, con il presupposto di un sentimento condiviso alla partecipazione: per gli interessati a seguire da vicino i lavori di costruzione che sia in ottica informativa o per partecipare attivamente alla realizzazione di un sogno che respira di storia delle donne, come può essere la costruzione di una Casa nella città di Terni si possono seguire da vicino i lavori accedendo alla pagina Facebook di Terni Donne o al sito http://ternidonne.blogspot.it/ .



Per saperne di più sulla Casa delle Donne di Terni:

Gruppi di lavoro:



- Educazione e Formazione

- Biblioteca e Centro di Documentazione

- Fund Rising e Progettazione

- Artigianato artistico

- Laboratori per donne e bambini (es. sartoria, danza del ventre, yoga ecc...)

- Attività Culturali ed eventi

- Comunicazione

- Servizi (sportelli, linee telefoniche, auto mutuo aiuto ecc...)



Mission:



Istituzione e gestione di uno spazio fisico dedicato alle donne della città che promuova il self

empowerment, l'autodeterminazione e il benessere (fisico, mentale, sociale, culturale) delle

donne.

Potenziamento della rete territoriale di donne a supporto dei servizi sociali e sanitari affinché

questa possa divenire una rete sociale di riferimento.



Obiettivi:

Self empowerment, autodeterminazione e benessere delle donne

Prevenzione e informazione circa fenomeni di violenza e stalking, discriminazione, abusi –

anche su minori

Promozione artistica e artigianale delle donne attraverso lo scambio di saperi e conoscenze

Arricchimento culturale del territorio in particolare sulla cultura di genere

Facilitazione all'accesso alla rete dei servizi territoriali

Contrasto solitudine e isolamento di donne anche in condizioni particolari (madri di bambini

disabili, donne migranti o senza rete parentale, disagio psichico o sociale...)

Contrasto povertà e violenza



Tematiche:

Maternità, Genere e generazioni, Sessualità, Cultura di genere, Scambio culturale, Lavoro, Politica

e Potere, Ecologia, Violenza, Genitorialità, Servizi, Arte e Artigianato



Metodologia:

Accoglienza

Auto Mutuo Aiuto



Attività – a titolo esemplificativo:

Creazione e gestione di gruppi di auto mutuo aiuto per donne maltrattate, con disagio sociale o

psichico, sole o socialmente isolate, con difficoltà linguistiche, anche attraverso l'utilizzo di tecniche

artistiche: canto, danza, scrittura creativa, teatro ecc... la cui partecipazione sia aperta a tutte le

donne della città in modo da realizzare contesti misti e favorire la creazione di reti sociali di

sostegno.

Organizzazione di corsi di formazione e/o auto formazione o scambio di saperi e conoscenze tra

donne pari su diverse tematiche ad esempio maternità, genitorialità, educazione e/o istruzione,

sessualità consapevole, arte e artigianato, cultura, tempo libero ecc...

Creazione di una mappatura dei servizi, degli spazi, delle opportunità e possibilità del territorio che

sia dinamica e leggibile utile ad orientare ed accompagnare le donne nella lettura del territorio in

cui vivono e nella risoluzione dei problemi.

Creazione di una rete di donne attive in grado di supportare ed orientare i percorsi di self

empowerment e autodeterminazione di altre donne a titolo volontario e attraverso la costruzione di

una alleanza tra donne.

Coinvolgimento di professioniste/i in ambito sanitario, legale, occupazionale, educativo che

possano fornire consulenze mirate e personalizzate a titolo gratuito per donne in difficoltà.

Organizzazione di attività di tipo culturale presentazione di libri, concerti, spettacoli teatrali,

performance ecc su tematiche condivise ed affrontate all'interno della Casa, sulla cultura di genere

o che promuovano e sappiano valorizzare la rete delle giovani artiste e creative del nostro

territorio.

Creazione di un Centro di Documentazione sul genere, la differenza, il femminismo ecc...

Organizzazione di attività di prevenzione di alcuni fenomeni quali la violenza di genere, la violenza

sui minori, il bullismo, la discriminazione e l'esclusione sociale.

Aggiornamento costante del sito internet e iniziative di carattere informativo attraverso una pluralità

di media (web, giornali, tv, radio) al fine sia di diffondere le attività che verranno organizzate

all'interno della Casa sia di sensibilizzare ed informare il territorio sulla pluralità delle tematiche

affrontate.

Attività di sensibilizzazione delle istituzioni locali affinché il territorio risponda in modo efficace ai

bisogni delle donne con uno sguardo competente sugli studi orientati al genere e alla

valorizzazione delle differenze.

Creazione di una Banca del tempo tra donne anche di diverse generazioni per affrontare

problematiche di tipo economico e sociale.

Attività ricreative e con finalità aggregative: cene, feste, cineforum, gardening, cucina ecc...

Attività per donne e bambini letture, cantastorie, spettacolini, laboratori creativi ecc...

Mercatini e scambi di oggetti usati per sostenere le donne in difficoltà e promuovere stili di vita

sobri ma felici: abiti, giochi, attrezzature per la prima infanzia, libri scolastici ecc...

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