Leggi amiche - … tempo di ammortizzatori sociali / 1
Natalia Maramotti Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2009
Gli effetti della crisi del sistema finanziario hanno travolto anche il sistema produttivo e le aziende sono in difficoltà, il primo strumento al quale ricorrono è la riduzione del personale o la sospensione della produzione. Per le lavoratrici ed i lavoratori che si trovano coinvolti in questi processi esistono i c.d. ammortizzatori sociali.
Quando si parla di ammortizzatori sociali si intende un complesso ed articolato sistema di tutela del reddito dei lavoratori/lavoratrici che sono in procinto di perdere o hanno perso il posto di lavoro. Questo sistema è definito da specifiche norme di legge. I principali ammortizzatori sono la cassa integrazione guadagni straordinaria e ordinaria (CIGS e CIGO), i contratti di solidarietà, l’indennità di disoccupazione e l’indennità di mobilità.
Purtroppo queste tutele non riguardano tutte le lavoratrici ed i lavoratori perché sono condizionate sia dai requisiti dimensionali delle imprese sia dai settori di appartenenza.
Sarebbe davvero stimolante aprire una riflessione sull’iniquo sistema che nel nostro paese ha reso possibile, da un lato, la concessione di 7 anni di cassa integrazione all’80% del reddito per i dipendenti Alitalia, e dall’altro detiene il discutibile primato di fornire una scarsissima protezione ai disoccupati: infatti mentre in Francia e in Germania rispettivamente il 75% e l’80% dei disoccupati percepisce una qualche forma di sussidio, in Italia solo il 20%.
Ma questa è una rubrica “tecnica” e allora ci occuperemo di definire le varie tipologie di ammortizzatori sociali, attraverso una serie di articoli. In tempi come questi sapere di cosa stiano esattamente parlando governo e sindacati quando si riferiscono a questo tema è essenziale per formare un giudizio.
LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI : le integrazioni salariali, assieme ad altre tipologie di istituti come i contratti di solidarietà, servono a garantire la conservazione del posto di lavoro, ed una parziale percezione di reddito, di fronte a eventi che coinvolgono le aziende e che potrebbero comportare il licenziamento o la mancata erogazione dello stipendio.
All’interno dell’istituto “cassa integrazione guadagni” sentiamo spesso fare la distinzione tra “ordinaria e “ straordinaria”. La differenza fondamentale tra i due istituti, semplificando, consiste nel fatto che la prima è rivolta a far fronte a situazioni “congiunturali” ossia ad eventi che per un certo arco temporale possono comportare difficoltà produttive, che incidono sui rapporti di lavoro, la seconda, invece, è rivolta a far fronte a situazioni “strutturali” di eccedenza del personale dipendente di un’impresa. Alla Cassa integrazione straordinaria si ricorre dunque in presenza di crisi di lunga durata che dipendono da processi di trasformazione o razionalizzazione dell’attività produttiva o anche da vere e proprie crisi aziendali.
Lascia un Commento