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Tanaquilla, ce la racconta Isalbel Russinova

Tanaquilla, ce la racconta Isalbel Russinova

Il 15 luglio a Volterra va in scena Russinova con una pièce di cui è anche autrice. Dedicata ad una figura femminile poco nota

Martedi, 12/07/2016 -
Etrusca di nobile discendenza, appartenente ad una famiglia aristocratica di Tarquinia, Tanaquilla è tra le figure femminili più influenti nella storia politica romana. Sapeva leggere i segni, governare il destino, era bella, colta ed ambiziosa. Visse all’ombra del marito, ma i suoi consigli e le sue azioni decretarono la fortuna della Città Eterna. A questa donna è dedicato il lavoro teatrale scritto e interpretato da Isabel Russinova che va in scena nell’ambito del Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra con la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi, scene e costumi Wilma Lo Gatto, musiche di Antonio Nasca e con il contributo light/designer R.M.C.

L’appuntamento è per venerdì 15 luglio nel Teatro Romano della cittadina etrusca (ore 21,30). Per la prima volta da “Il ratto di Lucrezia” di Shakespeare, un’opera teatrale ha come protagonista un’eroina etrusca all’interno di un teatro romano nella città etrusca per antonomasia. Tanaquilla è stata la moglie di Lucumone il greco, meglio conosciuto come Tarquinio Prisco, che diventò il quinto re di Roma, così come lei aveva voluto e predetto. Il popolo acclamò Tarquinio Prisco e sotto il suo regno Roma crebbe, diventò una città piena di vita, vennero celebrati giochi.Cominciò così l’ascesa dei Tarquini e Tanaquilla trasformò in realtà il suo sogno: un regno raffinato come Tarquinia, illuminato come Corinto e spietato come Roma.

Tanaquilla è una delle figure femminili mitologiche ritratte da Isalbel Russinova nel libro “Reinas. Storie di grandi donne”, pubblicato di recente con Armando Curcio editore. Insieme all’imperatrice romana Galla Placidia, alla regina guerriera delle amazzoni Pentesilea, alla briganta Rosina Crocco e a Agatha, prima presidente donna dell’Europa del ‘900, la nobile etrusca è una delle figure femminili che il libro tratteggia, figure non molto conosciute ma che “con le loro scelte hanno segnato la società e sono state capaci di raccontare la donna, la sua forza, la determinazione, la dolcezza, la violenza, la bellezza, la volontà, l’intelligenza, l’astuzia, l’intuizione, la resistenza”. Donne che con intelligenza “hanno illuminato il cammino dell’umanità”.

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