Sweet home - incontro di arti

Mercoledi, 16/11/2011 - Conoscevo il TeatroDue a Roma perché è uno spazio interessante, che richiama l’attenzione sulle tematiche di genere attraverso la bella rassegna Sguardi Svelati giunta quest’anno alla seconda edizione. Nell’ambito di questi spettacoli, il management dello spazio ha affidato a Ilaria Prili, un evento a più puntate, dal titolo “Shades of women” in cui sono protagoniste alcune fotografe italiane e straniere, legate da una tematica che varia ad ogni incontro, creando una serata unica a cui partecipano anche attori, musicisti e artisti.



È stato molto bello ritrovarsi in una sala stra-piena (molta gente stava addirittura in piedi), senza sapere bene come si sarebbe svolta la serata. La gran parte del pubblico si aspettava di trovare le consuete esposizioni fotografiche, ma dopo una breve introduzione sul concetto di “casa”, al centro dell’evento di lunedì scorso, Ilaria Prili ha lasciato spazio ai lavori di Stephanie Gengotti, Isabella De Maddalena e Maike Pullo, che venivano proiettati su un megaschermo.



Il progetto della Gengotti, dal titolo “Along the river” è un viaggio alla foce del Tevere, nella zona dell’Idroscalo di Ostia, teatro nel 1975 dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini. Ad oggi in questo limbo tra il fiume e il mare, vivono 500 famiglie hanno messo radici occupano abusivamente il suolo pubblico e lottando quotidianamente contro le difficili condizioni di vita e le continue minacce di sgombero, che hanno iniziato a diventare realtà dal febbraio del 2010. Durante lo scorrere delle immagini, l’attore Ivan Festa leggeva brani scelti di Pierpaolo Pasolini di estrema attualità sulla voglia di comprendere da parte dei cittadini italiani il perché delle scelte operate dalla classe politica, scelte che si rivelano spesso miopi e controproducenti. La voce registrata di Agnese Sindici, anziana abitante dell’Idroscalo, riluttante all’idea di abbandonare la sua casa di sempre, rendeva le foto ancora più vive e reali.



Il secondo blocco di foto “Community Livng” era ideato da Isabella De Maddalena, e riguardava l’esperienza di co-housing in Danimarca, paese in cui il sistema abitativo collettivo si afferma alla fine degli anni ’60. Il co-housing mira a ritrovare un senso di socialità, a creare nuove forme di welfare e ad abbassare i costi della vita attraverso la condivisione delle spese. In questo caso la proiezione è stata accompagnata da una musica dolce in sottofondo e da piccoli pensieri tratti da interviste realizzate con gli abitanti della comunità.



Infine l’ultima parola è stata lasciata a Maike Pullo con il suo progetto “Persepolis reloaded”. La fotografa ha raccontato la complessa realtà emotiva che le donne iraniane vivono quotidianamente, non solo nella loro patria d’origine ma ovunque vadano per ricostruirsi una vita. La quotidianità di queste donne è rappresentata da ritratti e simboli, al fine di descrivere lo stato d’animo di queste donne, poco inclini a raccontare le loro storie personali, pur trovandosi in un contesto di libertà.

A fare da cornice a queste foto molto intense c’erano i musicisti Ramin Rahmi e Edoardo Miglionico, che hanno suonato musiche tradizionali iraniane. È stato lasciato anche uno spazio alla lettura di una splendida poesia di Forugh Farrokhzad, recitata sia in persiano da Parisa Nazari, che in italiano da Gaudia Sciacca Hatami.



La serata è stata molto intensa e piena di spunti di riflessione, di suggestioni e di tematiche da approfondire e la commistione delle arti, che teneva costantemente alta l’attenzione e l’interesse, ha lasciato il pubblico molto contento e soddisfatto. E’ dunque d’obbligo partecipare al prossimo incontro, il cui tema sarà “Eros e Psiche”, lunedì 28 novembre, sempre alle 21 al Teatro Due di Roma a vicolo dei due Macelli.



(16 novembre 2011)