Mercoledi, 06/04/2022 - Preceduta da alcune splendide e significative lezioni in ‘streaming’ gestite dalla stessa eccellente curatrice, Gražina Subelytė, Associate Curator della Collezione e Museo Peggy Guggenheim di Venezia, aprirà il 9 aprile prossimo la mostra "SURREALISMO e MAGIA. La modernità incantata", la prima, attesa mostra internazionale completamente dedicata all’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto, nata dalla collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim ed il Museum Barberini.
Con oltre venti artisti, del calibro di Max Ernst, Leonora Carrington, René Magritte, Salvador Dalí, Victor Brauner, Leonor Fini, Dorothea Tanning, Giorgio de Chirico e circa sessanta opere provenienti da quaranta prestigiosi musei e collezioni private internazionali, l’esposizione ruota, come in parte detto, attorno a temi quali l’alchimia, la metamorfosi e l’androgino, i tarocchi, la dimensione dell’invisibile e quella cosmica, nonché la nozione dell’artista come mago e della donna come essere magico, dea e strega.
L’esposizione offre un’ampia ed esauriente panoramica del Surrealismo nel suo complesso e prende in esame gli innumerevoli modi in cui la magia e l’occulto ne hanno caratterizzato lo sviluppo, dalla Pittura Metafisica di Giorgio de Chirico all’iconico dipinto di Max Ernst, La vestizione della sposa, del 1940, per arrivare all’immaginario occulto delle ultime opere di Leonora Carrington e Remedios Varo. In generale gli artisti che aderiscono al movimento alimentano la nozione dell’artista come alchimista, mago o visionario, guardando alla magia come ad una forma di discorso poetico e filosofico, legato a processi di emancipazione personale.
All’origine dell’esposizione è il superbo patrimonio di opere surrealiste della Collezione Peggy Guggenheim, opere iconiche che riflettono con grande enfasi il dialogo tra gli autori stessi e la tradizione dell’occulto. Molti artisti, le cui opere sono incluse in mostra, vengono esposti dalla Guggenheim che alla fine degli anni Trenta del XX secolo è considerata una delle collezioniste più vivaci del Surrealismo. È in quegli anni che la mecenate acquisisce familiarità con il movimento e presto diventa intima amica di Max Ernst e André Breton, che con il suo Manifesto del Surrealismo, pubblicato nell’ottobre del 1924, è considerato il fondatore del movimento letterario e artistico che di lì a poco sarebbe divenuto la principale avanguardia dell’epoca.
Il percorso espositivo include lavori di Victor Brauner, Leonora Carrington, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Maya Deren, Max Ernst, Leonor Fini, René Magritte, Roberto Matta, Wolfgang Paalen, Kay Sage, Kurt Seligmann, Yves Tanguy, Dorothea Tanning ed altri.
Tra i musei da cui provengono le opere si annoverano: Centre Pompidou, Parigi, National Galleries of Scotland, Edinburgo, Moderna Museet, Stoccolma, Israel Museum, Gerusalemme, The Menil Collection, Houston, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Art Institute of Chicago, The Metropolitan Museum of Art, Solomon R. Guggenheim Museum e Whitney Museum of American Art, New York, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea a Rivoli - Torino.
SURREALISMO e MAGIA. La modernità incantata alla Collezione Peggy Guggenheim, rimarrà aperta fino al 26 settembre 2022, mentre al Museum Barberini, di Potsdam, dove si sposterà successivamente, rimarrà in parete dal 22 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023
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