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Sulle tracce delle eroine risorgimentali in giro per Milano e dintorni

Sulle tracce delle eroine risorgimentali in giro per Milano e dintorni

Un viaggio nei luoghi della città di Milano e dintorni alla ricerca dei luoghi che hanno hanno segnato l'attività risorgimentale delle donne

Mercoledi, 21/09/2011 - Le città in estate si svuotano, offrendosi al visitatore curioso di conoscere gli aspetti che normalmente nel corso dell’anno non ha il tempo di godersi: i palazzi, le piazze, i luoghi dove uomini e donne hanno fatto la storia. Attraversare gli spazi urbani a piedi in un’atmosfera di quasi silenzio è quindi un privilegio. Perciò si avventura con piacere a percorrere i luoghi così significativi di Milano e delle vicinanze, i palazzi nei cui salotti le donne, ferventi patriote, divulgavano le idee risorgimentali e preparavano i piani per le rivolte e i moti insurrezionali del 1821 e del 1848. Da Porta Tosa (Piazza 5 giornate) si sposta con passo pensoso alla Pusterla, in via Manzoni, e nei pressi della Porta, ora abbattuta, di via Brera. Qui sono sorte le barricate che hanno incendiato Milano, come del resto nelle altre città d’Italia in quegli anni. Più in là si apre lo scenario della piccola piazza Borromeo, scelta dai patrioti milanesi per radunare i prigionieri austriaci catturati durante gli scontri. Accanto a questi luoghi sorgono i palazzi dove sono nate o hanno vissuto le eroine risorgimentali. In via Bigli una lapide ricorda Clara Maffei (1814-1886) – “il cui salotto, abituale ritrovo di insigni personalità dell’arte della letteratura e della musica, fu pure tra il 1850 e il 1859 cenacolo di ardenti patrioti, tenaci assertori della indipendenza e della Unità d’Italia”. Mentre nella vicina Piazza Belgioioso, accanto alla casa natale del Manzoni, ha trascorso gli anni della giovinezza in un infelice matrimonio Cristina Trivulzio di Belgioioso (1808-1871), la Principessa del Risorgimento Lombardo, sempre in prima fila in patria e all’estero nel sostenere la causa risorgimentale. Ma è a Locate Triulzi, scelta come dimora al rientro dall’esilio, che ella ha espresso meglio la sua inclinazione sociale e filantropica, facendo costruire un asilo, scuole elementari e superiori, un falansterio e abitazioni dignitose. Si è ancora in attesa che la comunità di Locate sappia riconoscere con un segno tangibile le sue virtù. Quanto a generosità non brilla certo Milano che si è limitato a intitolare solo delle vie alle sue grandi eroine: Bianca Milesi (1790-1849), “la maestra giardiniera”, ricordata girovagare per Milano con il “Saggio sulla Tolleranza” di Locke sotto il braccio; Laura Solera Mantegazza (1813-1873), in prima fila nella raccolta di fondi e nell’organizzare l’assistenza ai patrioti durante le Cinque Giornate di Milano, promotrice di associazioni mutualistiche a sostegno di lattanti e per la diffusione dell’istruzione alle adulte; Giuditta Bellerio Sidoli (Milano 1804 –Torino 1871) e Luisa Battistotti Sassi (1824-1876), detta “la brunetta di borgo Santa Croce”. Dopo aver compiuto questi giri, si esce fuori dalla città. Nelle sue vicinanze a Muggiò presso Monza, è seppellita nella tomba di famiglia Teresa Casati Confalonieri, cosiddetta “la moglie del Risorgimento”, che riuscì a far commutare la pena di morte, inflitta dagli austriaci al marito Federico Confalonieri, nel carcere a vita. Da Muggiò a Pavia, dove si può visitare il palazzo di residenza e il monumento dedicato dalla città ad Adelaide Bono Cairoli, per ricordare il tributo di sangue e politico offerto alla Patria dalla famiglia Cairoli e infine a Groppello Cairoli. La statua della nobildonna è eretta nel giardino della villa di campagna per ricordare una figura di grande cultura e sensibilità, oltre che di grande generosità, che si occupò personalmente dell’educazione dei figli, incitandoli all’amore della Patria, anche per questo ammirata da Garibaldi. Il viaggio nei luoghi della memoria può avviarsi al termine, con la convinzione maturata che la storia patria debba essere riscritta e aggiornata con l’inserimento delle figure femminili, che hanno svolto un ruolo di primo piano nella storia risorgimentale italiana. Riconoscimento che la Provincia di Milano si appresta a evidenziare, a coronamento delle iniziative per il 150° dell’Unità d’Italia, con una grande mostra di prossima inaugurazione fissata per il 27 settembre prossimo.

San Giuliano Milanese, 21 settembre 2011 PAOLO RAUSA

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