Sulla piattaforma “Documentando”: opere selezionate per non dimenticare le violenze della Shoah
Per la Giornata Internazionale della Memoria, una selezione di titoli sulla piattaforma del documentario italiano, liberamente accessibili e visibili a tutti (https://documentando.org)
Mercoledi, 26/01/2022 - La neonata piattaforma digitale di conservazione e visione dei documentari italiani “Documentando. Archivio del Documentario Italiano”, sta davvero facendo un lavoro encomiabile e rendendo un servizio di informazione, divulgazione e memoria di grande importanza. Ideata dall’Associazione D.E-R Documentaristi dell’Emilia Romagna in collaborazione con Regione Emilia Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, la piattaforma (https://documentando.org) è liberamente accessibile e visibile a tutti, anche dall’estero, senza restrizioni territoriali.
In occasione della Giornata Internazionale della Memoria, è stata messa a disposizione di tutti una selezione di titoli con testimonianze dirette e ricostruzioni storiche, per non dimenticare le violenze della Shoah.
Alcuni titoli sono raggruppati nell’area tematica “Storia” e suggeriscono, attraverso generi e soluzioni narrative diverse, percorsi di approfondimento e di riflessione dedicati alla Giornata della memoria. Tra i tanti, si segnalano due lavori focalizzati sugli orrori della Shoah e dei campi di sterminio: Caserme Rosse - Il lager di Bologna (2009) di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari, documentario trasmesso anche da Rai 3 e passato in diversi festival internazionali di cinema, che racconta il lager (dimenticato) delle Caserme Rosse di Bologna, un lager nazista di prigionia e poi di “smistamento” dove transitarono circa 36.000 persone tra resistenti, ebrei e altri uomini “sgraditi” alla Germania hitleriana e agli asserviti fascisti italiani.
La Trilogia della Memoria (2005) di Primo Giroldini è, invece, una raccolta composta da tre documentari frutto del progetto “Archivi audiovisivi della memoria”, realizzato con la collaborazione dell'Isrec di Parma e del progetto “Effetto Notte”: Io sono ancora là (sulla deportazione a Mauthausen) Patrioti, ribelli (sulla lotta di liberazione in provincia di Parma) e Eravamo donne ribelli (sulla resistenza al femminile). In particolare, Io sono ancora là, miglior documentario al Frontiere Film Festival, racconta attraverso le parole di un testimone, Primo Polizzi, l’esperienza della detenzione nel lager di Mauthausen.
Oltre alla selezione specifica per la Giornata della Memoria, fin dai primi giorni dell’anno su “Documentando” sono disponibili sei nuovi documentari, che si aggiungono ai 160 film già disponibili nell’archivio online in continua espansione e in grado di aggregare e dare visibilità ad opere ormai fuori dal circuito commerciale.
Tra i nuovi documentari della piattaforma, tre sono a firma di Giulio Filippo Giunti: due di questi raccontano la figura di Giuseppe Dossetti (1913-1996), personaggio chiave del Novecento italiano sul piano politico e spirituale, attraverso un viaggio laico e appassionato nella memoria delle persone e dei luoghi che lo hanno visto protagonista. Il percorso inizia con Sulle tracce di Dossetti - Il racconto di Monteveglio (2012) realizzato in co-regia con Giorgia Boldrini e Stefano Massari, che ripercorre gli anni del sacerdote all’Abbazia di Monteveglio, all’interno di un borgo medievale sulle colline tra Bologna e Modena, e prosegue con Sulle tracce di Dossetti - Un racconto della Terra Santa (2016), che narra le vicende della comunità di Giuseppe Dossetti in Medio Oriente. Respiro (2021) è il terzo lavoro di Giunti disponibile sulla piattaforma, un reportage girato durante il primo lockdown del 2020, che racconta un esperimento senza precedenti, con protagoniste una serie di imprese italiane e l’Agenzia Industrie Difesa (AID).
Sempre tra le nuove acquisizioni, Uno bianca, mirare allo Stato (2019) un documentario d'inchiesta a cura di Roberto Guglielmi e Enza Negroni, con la collaborazione degli studenti del Corso Doc del Liceo Laura Bassi di Bologna, che ripercorre una vicenda terroristica senza precedenti, quella della banda della Uno Bianca che per sette anni, da 1987 al 1994, seminò terrore in Emilia Romagna e nelle Marche.
Completano la sezione dei nuovi titoli, L’Isola delle Rose, la libertà fa paura” (2009) di Stefano Bisulli e Roberto Naccari, documentario scritto con Vulmaro Doronzo e Giuseppe Musilli, che racconta l’incredibile vera storia dell’Isola delle Rose, una sorta di isolotto artificiale collocato al largo di Rimini fuori dal territorio italiano, progettato e realizzato dal visionario ingegnere Giorgio Rosa, nell’Italia in fermento degli anni sessanta; e il pluripremiato Cimap! Cento italiani matti a Pechino (2008) di Giovanni Piperno, storia del viaggio transcontinentale compiuto da 77 malati mentali e 130 tra operatori, psichiatri, familiari e volontari, in treno da Venezia a Pechino, passando per Ungheria, Ucraina, Russia e Mongolia.
Nei prossimi mesi Documentando continuerà ad espandersi offrendo a tutti gli autori italiani interessati uno spazio virtualmente illimitato in cui conservare le proprie opere, e implementando la piattaforma con ulteriori servizi, come quello di digitalizzazione di materiali in formati obsoleti (U-Matic, BetaCam, VHS) e di trasformazione in file adatti allo streaming per film su supporto DVD o Blue Ray, in modo da includere anche opere meno recenti.
Per tutti gli autori e le case di produzione interessate a partecipare al progetto “Documentando”, scrivere a: info@documentando.org.
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