Striscioni, con inscritto "Maschi selvatici, non checche isteriche", e denunce giudiziarie ad alcuni docenti che hanno scelto di far leggere il romanzo di Melania Mazzucco "Sei come sei".
Venerdi, 02/05/2014 - Agli inizi della vicenda l’episodio degli striscioni omofobi, posti in mostra davanti all’ingresso del liceo classico Giulio Cesare di Roma, era stato letto quale protesta per la lettura di brani tratti da un libro che narrava di un amore omosessuale. Anche la correlata denuncia agli insegnanti da parte dei genitori delle associazioni Giuristi per la Vita e pro Vita onlus, avvenuta per il tramite di un esposto alla Procura della Repubblica, era stata motivata dalla “divulgazione di materiale osceno”. L’altro giorno la ministra S. Giannini ha, però, precisato che “il romanzo di Melania Mazzucco non è stato letto in classe, ma è stato consigliato agli studenti per una lettura privata all’interno di un corretto programma contro la discriminazione”. La titolare del dicastero dell’Istruzione avrà pensato di difendere in tal modo i docenti denunciati, ma l’effetto finale avrebbe potuto essere diverso. Da una rappresentante governativa qual’è la sen.Giannini, che peraltro è docente universitaria nonchè rettrice dell'Università per stranieri di Perugia, ci si sarebbe aspettato ben altro, proprio perchè quanto accaduto al liceo romano consentiva una disamina maggiore e migliore delle questioni da esso promananti. Prima tra tutte la necessità di offrire agli insegnanti delle scuole italiane di ogni ordine e grado gli strumenti necessari a dar piena applicazione alla “strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, altrimenti denominata Strategia LGBT”.
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