Martedi, 15/10/2013 - Storie del ’900: “Il giardino dei Finzi Contini”
in mostra al Museo Ebraico di Roma
di Maria Cristina NASCOSI SANDRI
Per la prima volta il Museo Ebraico di via Catalana, a Roma, dedica una mostra temporanea al cinema. Storie del ’900: “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica, prevede l’esposizione esclusiva del materiale d’epoca del film Il giardino dei Finzi Contini che ottenne il premio Oscar al miglior film straniero nel 1971.
Nella sala ’900 del Museo Ebraico di Roma, fino al 13 febbraio 2014, saranno esposti per la prima volta i costumi del capolavoro di De Sica, le attrezzature originali, alcuni bozzetti dei costumi, i manifesti, le locandine, gli articoli dei giornali, le foto di scena e copie rare del libro dell’Autore del testo originale – ma, purtroppo, non della sceneggiatura su cui poi si basò il film – il grande ferrarese Giorgio Bassani.
Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica è, in ogni caso,considerata un’opera eccellente in tutto il mondo. Sin dalla sua uscita nelle sale, appena finito il girato, nel 1970, rappresentò anche, per il pubblico internazionale, una fonte di conoscenza dell’Ebraismo Italiano del Novecento e della sua storia.
Con la mostra Storie del ‘900: “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica, il Museo Ebraico di Roma vuole portare l’attenzione del pubblico cosmopolita sul ricordo e le celebrazioni della commemorazione dei settant’anni, il 16 ottobre 1943, del rastrellamento del Ghetto di Roma, “…ed iniziare un ciclo di mostre temporanee dedicate ai grandi personaggi del ’900, alla letteratura, al cinema e alle altre arti…” – ha sottolineato in intervista il Direttore del Museo, Alessandra Di Castro.
Il progetto coordinato dall’Assessore alle Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma, Gianni Ascarelli, è ideato da Ariela Piattelli e si avvale della collaborazione di Manuel De Sica, compositore delle musiche del film stesso e figlio del regista, della famiglia Bartolini Salimbeni e dell’attore e regista Lino Capolicchio, da sempre testimonial della struggente pellicola. La mostra è a cura di Olga Melasecchi e l’allestimento straordinario dell’architetto Valentina Putzolu intende portare il visitatore ‘dentro la storia’, per riuscire a comprendere meglio i fatti e i personaggi. Il visitatore è accompagnato nell’iter espositivo proprio dalla colonna sonora del film, opera di Manuel De Sica, come detto, alla scoperta di foto e oggetti, alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta.
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