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Stop all'obesità

Stop all'obesità

Mangiar bene -

Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2007

Le abitudini di bambini e adolescenti somigliano sempre più a quelle degli adulti: sedentarietà, tendenza a mangiare fuori pasto, prima colazione non corretta.
Le ricerche mostrano che il sovrappeso e l'obesità nei bambini si riscontrano in modo più marcato nei paesi del Sud Europa nei quali si verifica un forte aumento nel consumo di alimenti industriali ricchi di grassi, zuccheri e sale, principali cause dell’obesità legate ad una non corretta alimentazione ed alla riduzione dell’esercizio fisico. A causa dell'obesità, le nuove generazioni potrebbero essere le prime a vivere meno dei propri genitori.
L'obesità infantile e adolescenziale, in aumento progressivo nei Paesi a più elevato tenore socio-economico, rappresenta un problema nutrizionale di grande rilievo sociale perché i bambini obesi presentano un forte rischio di diventare adulti obesi che va ad aggiungersi ad altri disturbi e fattori di rischio come quelli per diabete e malattie cardiovascolari.
E' assolutamente necessario modificare gli stili di vita con comportamenti più sani e ricordare che nello sbilancio fra entrate e uscite caloriche è di fondamentale e decisiva importanza favorire la buona alimentazione e l’attività fisica a casa, a scuola ed in comunità..
Quali strumenti educativi per impostare un rapporto corretto con l’alimentazione? Da un’iniziativa congiunta dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione nasce l’impegno ad intervenire concretamente “sul campo” per l’arricchimento dell’offerta educativa che le scuole dell’obbligo dedicano all’educazione alla salute. Prende vita così un piano di prevenzione che chiama alla collaborazione anche il ministero delle Politiche Agricole e Alimentari e che ritiene di decisiva importanza il contributo alla promozione di scelte alimentari che possono contare su prodotti agricoli di qualità offerti dai distributori automatici di “ piccoli pasti – rompidigiuno” presenti nei luoghi di aggregazione e di comunità.
Si tratta di un piano educativo articolato che, basandosi su un'azione integrata fra i diversi ministeri, e sviluppando la rete di mense-bio assicurate dalle amministrazioni comunali, coinvolgerà i docenti della scuola d’infanzia ed elementari con momenti di formazione sui corretti comportamenti a tavola e sullo sviluppo di capacità critiche rispetto alla pubblicità che con i suoi messaggi invita il giovane consumatore a scelte alimentari basate più sul gadget che sull’effettivo valore nutrizionale.
L’iniziativa che rappresenta un importante passo nella direzione delle buone prassi a tutela della salute, vede il coinvolgimento di Federconsumatori - associazione dei consumatori presente sul territorio nazionale con una rete di sportelli informativi sulle diverse problematiche del consumo – che ha dato il proprio contributo nella definizione delle “Linee di indirizzo” e che, con i propri esperti di settore, sostiene nelle scuole e nei luoghi di comunità la campagna promossa dal Coordinamento Nazionale Marketing Sociale per la loro diffusione fra i giovani e gli operatori socio-educativi.
La Federconsumatori contribuisce all’azione informativa con il patrimonio costruito attraverso i propri progetti nel mondo della scuola grazie ai quali ha potuto leggere “direttamente sul campo” un bisogno sociale a cui queste linee d’indirizzo possono dare una parziale, ma positiva risposta.
I nuovi distributori automatici se saranno rispettosi delle linee definite, con l’offerta di “piccoli pasti” o alimenti di “ristoro” da consumare in attesa dei pasti principali della propria giornata, potranno diventare un concreto strumento di prevenzione e di stimolo a nuovi e più corretti comportamenti alimentari. Le Istituzioni hanno accolto favorevolmente l’iniziativa e cominciano ad orientare le proprie politiche verso l’applicazione delle nuove linee e verso la promozione di nuove e corrette modalità di offerta di piccola ristorazione; tra le città sensibili ed impegante in tal senso c’è Modena che ha dato il via ad una campagna di sperimentazione "La scuola del mangiar sano" diretta alle Scuole medie di 1° grado con cui il Comune di Modena promuove le buone abitudini alimentari e sani stili di vita.


I numeri dell’obesità di bambini e adolescenti
L'ultimo rapporto dell’OMS informa che , in Italia, mediamente il 4% dei bambini e degli adolescenti è obeso e il 26,9% dei maschi e il 21,2% delle femmine tra i 6 e i 17 anni, è in sovrappeso e il fenomeno è in accelerazione; tra i sei ed i nove anni è la fascia di età in cui il fenomeno si manifesta maggiormente, ma per gli adulti il problema non è meno grave: gli obesi sono 4 milioni; un adulto su 3 è in sovrappeso; il 9,1% è obeso.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Auxologico Italiano, nel nostro Paese, è obeso il 12 % dei bambini sotto i 13 anni (nel 2003 era il 10 %), mentre quelli in sovrappeso sono oltre il 35 % (contro il 30 per % del 2003).

(18 settembre 2007)

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