Mercoledi, 18/05/2011 - I messaggi pubblicitari che offendono le donne dalla cartellonistica stradale e che sono quelli più visibili e ingovernabili iniziano il loro cammino da lontano. La stereotipizzazione di genere si insinua già nei messaggi rivolti all’infanzia. Lo svantaggio è sempre tutto al femminile, ad esempio, una bambina che faccia “giochi da maschietto” viene considerata come più sveglia delle altre (maschile, con accezione positiva) mentre un bambino che giochi con le bambole viene visto come effeminato (femminile, bollato come comportamento debole). Di questo tiene conto il messaggio della pubblicità, il cui scopo è creare un bisogno per vendere un prodotto e anche la persona bambino è potenziale soggetto di consumo; in questa logica non c’è spazio per l’etica e questo consente che già nell'infanzia si inizi un percorso di induzione all'accettazione e “digestione” di stereotipi discriminanti.
Di questo e molto altro si parlerà a STEREOTIPA, Venerdì, 20 Maggio 2011 ore 17
Sala Consiliare XVI Municipio Roma, Via Fabiola, 14
PROGRAMMA
Saluti
Fabio Bellini Presidente Municipio Roma XVI
On.le Giuseppina Maturani Presidente del Consiglio Provinciale di Roma
Cristina Maltese Commissione Cultura e Scuola Municipio Roma XVI
Tiziana Capriotti Presidente Commissione delle Elette Municipio Roma XVI
Introduce Carla Cantatore
Proiezione di “… e adesso, pubblicità!” di Maria Chiaramonte
Intervengono
Maria Chiaramonte (UDI Cerchio del Lago)
Tiziana Bartolini (Direttora Noi Donne)
Simona Sarti (Presidente Arte Per)
Conversazione filmata con:
Florence Montreynaud (storica e scrittrice) regia Sara Monacelli
a cura di UDILab Monteverde
Si ringraziano: Municipio Roma XVI, Movimento Artisti Arte Per…, Casa Internazionale delle Donne, Rivista Noi Donne, Giovanna Crivelli (UDI Catania), Studio Garage 32, UDI
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