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Stato laico e uguaglianza dei generi significa...

Stato laico e uguaglianza dei generi significa...

Sondaggio di luglio/agosto - I risultati del domandone sulla laicità

Rosa M. Amorevole Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2006

L’interessante articolo di Giancarla Codrignani pubblicato da 'noidonne' nel numero di luglio/agosto ha stimolato l’arrivo delle numerose risposte al sondaggio proposto. Lettrici e lettori hanno in massa (l’83%) affermato che la laicità dello Stato è un valore molto importante, in assenza del quale soprattutto le donne potrebbero essere penalizzate. Il 13% afferma di sapere, a grandi linee, di cosa si tratti e che perciò cercano – attraverso letture - di saperne di più per capire meglio. Il 4% delle risposte indicano una scarsa conoscenza in materia, pur credendo che il tema abbia a che fare con PACS, fecondazione assistita, aborto, ecc.
Laicità è la condizione per cui lo Stato e le Istituzioni “esercitano le loro funzioni nel rispetto di tutte le confessioni religiose e in equidistanza da esse”, ma “a causa della presenza del Vaticano sul territorio nazionale” e degli uomini politici che “.. non hanno avuto la forza di ostacolare la morale cattolica andando contro-corrente, perché farlo significa sacrificare poltrona e carriera”, la quasi totalità delle risposte indica l’assenza di questa condizione per la realtà italiana.
E “l’esempio di Zapatero”, viene riportato a dimostrazione di come si possa rendere gli onori ad un capo religioso come il Papa, senza per questo sentirsi obbligati a presenziare una funzione religiosa solenne. Ma da noi, “l’influenza della visione maschilista della Chiesa continua a condizionare molte donne, specie in provincia, che si comportano socialmente e politicamente secondo quanto dice il parroco”.
L’assenza di laicità “diventa penalizzante per la democrazia, l’uguaglianza dei generi e l’evoluzione generale della società”. E ciò influenza negativamente molti ambiti: la libertà di pensiero e quelle individuali, i diritti civili, l’istruzione, l’occupazione femminile, salute psicofisica delle donne, ricerca scientifica (fecondazione assistita, salute, ecc.), il sistema del welfare.
Anche la presenza e il riconoscimento delle donne in tutti i settori produttivi e della rappresenta politica vengono alterate da uno Stato che laico non è, e che con il suo operato intacca l’uguaglianza formale e sostanziale di donne e uomini, il diritto di scelta in ambito affettivo e sessuale, “la concezione della famiglia in tutti i suoi aspetti: affettivi, sessuali, giuridici, il potere decisionale e la distribuzione dei compiti tra generi”.
La vita della società “deve essere regolata da leggi e non dalla morale cattolica”, perché in qualsiasi ambito sono necessari “il confronto aperto tra le diverse posizioni, la libertà di pensiero, senza imposizione di matrice ideologica” per garantire a tutte e tutti “diritti civili e libertà individuali. “Senza libertà anche il progresso economico è penalizzato e l’integralismo cattolico” – come tutti gli integralismi – “ci rende più povere”.
Le donne, in particolare, temono per l’autodeterminazione, diritto inviso a chi le vorrebbe solo semplice contenitore, con la pretesa di avere la parola definitiva sul loro corpo e, più in generale, sulla libertà delle donne stesse.
Chi ha risposto chiede a 'noidonne' approfondimenti monografici e messa a confronto di posizioni, sensibilizzazione in merito ai pericoli e su cosa potrebbe significare in termini di cambiamento se l’Italia divenisse, finalmente, uno stato laico. Ci chiedono di tenere viva questa discussione, perché per dirla con le parole della Ministra ai diritti e alle pari opportunità “quello che si consuma a livello globale è uno scontro profondo che vede nel ruolo e nella dignità femminile la nuova discriminante tra progresso e reazione”.

Per saperne di più
Si consiglia di visionare il sito www.uaar.it, facente capo all’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, associazione che vede nel suo Comitato di Presidenza Laura Balbo, Margherita Hack, Danilo Mainardi, Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo, Floriano Papi, Valerio Pocar, Emilio Rosini, Sergio Staino. Tra i materiali vengono proposte delle schede informative riguardanti tutti i temi sul tappeto: “perché ogni cittadino a cui sta a cuore la laicità dello Stato possa dotarsi di strumenti di approfondimento che gli permettano di affrontare consapevolmente ogni situazione”. Tali schede, infatti, presentano dati statisti e le posizioni cattolica e dell’associazione.
Schede e approfondimenti su www.noidonne.org
(30 settembre 2006)




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