In attesa di leggerlo e recensirlo, segnaliamo l'uscita di Stai zitta e va' in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo, del giornalista Filippo Maria Battaglia. Sappiamo dall'autore che Noidonne è stato una fonte importante per la sua ricerca e questo ci fa piacere perchè la nostra rivista, sebbene legata storicamente al Partito Comunista, ha sempre costituito uno spazio di autonomia e di dissenso per le donne di sinistra. In occasione dell'uscita di questo libro, nei prossimi giorni riproporremo qualche estratto dall'inchiesta che condusse Giuliana Dal Pozzo, alla fine degli anni '60, sull'uomo di sinistra.
La redazione
Il contenuto
A casa sono le regine indiscusse, fuori le suddite sottomesse. Viste dalla politica, le donne italiane devono essere così. «La moglie fa la moglie e basta», deve essere «remissiva», ha molti doveri, pochi diritti e «specifiche attitudini». Se la donna è emancipata diventa subito di «facili costumi», se è bella «è per questo che fa carriera», se è brillante non può che essere «abilmente manovrata».
Stai zitta e va’ in cucina è la storia degli insulti, delle discriminazioni e dei pregiudizi politici nei confronti delle donne. Ed è una storia a cui prendono parte quasi tutti: i padri costituenti e Beppe Grillo, il Pci e Silvio Berlusconi, la Dc e i partiti laici, i piccoli movimenti e le grandi coalizioni. Da questo punto di vista, la politica italiana si mostra singolarmente unanime.
Nell’Italia repubblicana la crociata sessista arruola tutti: premier, segretari di partito, ministri, capi di Stato, giù giù fino all’ultimo portaborse sconosciuto. Dopo il suffragio universale, «concesso» nel ’45, il maschilismo italico si fa sentire già con la stesura della Costituzione, per proseguire fino ai giorni nostri, tra appelli, citazioni sofisticate e insulti da bettola.
Dalla battaglia sul divorzio alle norme contro la violenza sessuale, dall’accesso alla magistratura al dibattito sulle quote rosa, questo libro è un succinto racconto storico – incredibilmente attuale –, per capire come si è diffusa e perpetrata la misoginia politica in uno dei Paesi più maschilisti d’Europa.
L'autore
Filippo Maria Battaglia (Palermo, 1984), giornalista di «Sky TG24», vive a Milano. Ha scritto tra l’altro per le pagine culturali di «Panorama», «Il Foglio», «Il Giornale», e del dorso siciliano di «Repubblica». Con Bollati Boringhieri ha pubblicato Lei non sa chi ero io! La nascita della Casta in Italia (2014). È inoltre autore di: A sua insaputa. Autobiografia non autorizzata della Seconda Repubblica (con A. Giuffrè, 2013) e I sommersi e i dannati. La scrittura dispersa e dimenticata nel ’900 italiano (2013). Ha curato diverse antologie giornalistiche, tra cui Scusi, lei si sente italiano? (con P. Di Paolo 2010) e Professione reporter. Il giornalismo d’inchiesta nell’Italia del dopoguerra (con B. Benvenuto, 2008).
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