STAGIONI DELL’ANIMA

Iori Catia Lunedi, 14/11/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2011

Vedo donne che si affannano a comprare cosmetici, interminabili sequele di mamme alle prese col divertimento di figli sempre più viziati e insolenti. Mi viene da pensare a quale stagione dell’anima iscrivano la loro vita. Non quella della loro sembianza fisica o delle relazioni, ma la loro stessa interiorità. I loro sogni di bambine. Le loro paure. O le loro illusioni. Insomma credo che ciascuna di noi, figli e compagni permettendo, voglia “centrare” la propria esistenza. Senza necessariamente ricorrere a diversivi. La suocera, il tradimento del marito, shopping, palestra a ogni costo, la scuola dei figli o semplicemente la ricerca di qualcosa che riempia un non ben definito “vuoto”. Un vuoto interiore, appunto. La famiglia è un grande progetto, come lo studio, il lavoro, il servizio all’altro, ma a mancare è il senso di se stesse. Le donne sono generose per natura, oblative per educazione. Più raramente abbastanza concentrate per scavarsi dentro. Avere autonomia è scoprire cosa conta davvero per noi al di là dei dettati materni o sociali. Ecco perché il risveglio alla nostra vera essenza rappresenta un grande sforzo. E un nutrito fardello di coraggio. Non lasciamoci mai sopraffare dalle circostanze. Dopo l’inverno arriva la primavera anche se spesso l’oscurità è talmente profonda da stordirci. Una delle cose più difficili consiste nel prendere decisioni. L’aiuto arriva sempre, ma prima dobbiamo meritarcelo. E la mano ci viene tesa solo dopo che abbiamo deciso di lottare fino in fondo, correndo rischi e combattendo per la nostra stessa ragione di vita. Bando a inutili depressioni, sono soltanto mancanze di coraggio totale o confessioni di paure devastanti. Cerchiamoci un buon legame, di quelli profondi e significativi: non ci bastano più degli incontri, per quanto proficui e interessanti, vogliamo rapporti veri in cui ciascuno/a si senta libero/a a esprimere il suo autentico sé.