STAFFETTE, COMBATTENTI…PARTIGIANE SEMPRE! - di MariaChiara Petrassi

Furono decine di migliaia tra staffette, combattenti, rappresentanti politiche. Per loro la sfida era ancora più alta: non solo la liberazione dal nazifascismo, ma anche dalle corde patriarcali della società fascista e poi, post-fascista.

«La ragione per cui abbiamo scelto di organizzare questa tavola rotonda è una: la memoria» racconta la giornalista e Presidente di AMMPE Italia, Patricia Mayorga. «È stata spesso definita come “Resistenza taciuta” quella delle donne, che irruppero nella storia d’Italia. La nostra missione è ricordare l’importanza del loro valore» aggiunge.

È necessario che passato e presente si uniscano in un solo arco temporale, senza mai dimenticare il grande operato di queste donne. Anche perché solo con la consapevolezza della nostra provenienza, possiamo con altrettanta consapevolezza sapere dove andiamo. Inoltre, anche fatti più recenti hanno dimostrato quanto il mondo femminile sia a rischio in guerre e dittature politiche.

«Per le giovani generazioni e anche per le meno giovani la Memoria (con la maiuscola) è fondamentale.  Poi, è evidente che coloro che insistono nel guardare avanti hanno sempre qualcosa da nascondere. Anche nel mio Paese di origine, il Cile, i settori più retrogradi (per non dire nostalgici) insistono nel girare pagina sui 17 anni di buio e terrore del regime di Augusto Pinochet. Anche lì, come in Italia, le donne hanno avuto un ruolo fondamentale, magari a volte volutamente ignorato nel ripristino della democrazia» aggiunge Mayorga.

E’ importante ricordare che oltre alla funzione svolta all’interno della Resistenza, le donne sempre hanno dovuto combattere una duplice guerra: da una parte quella di liberazione dal nazifascismo e dall’altra contro un sistema rigidamente patriarcale che faticava a riconoscere che la donna non era più solo “l’angelo del focolare”.

Il 28 aprile, presso la Sede della Stampa Estera, ricorderemo le partigiane italiane, parleremo per loro e con  loro, a partire dallo stupendo cortometraggio "Marisa Rodano. Una donna della Repubblica" di Tiziana Bartolini, sottolineando il ruolo eroico che ebbero queste donne, ruolo che è stato durante molti anni dimenticato, proprio per la difficoltà della società ad  accettare il cambiamento del ruolo della donna.