Martedi, 15/08/2023 - Torna il St. Moritz Art Film Festival (SMAFF), quest’anno alla sua seconda edizione sempre tenuta nella splendida Valle dell’Engadina.
Dopo il successo del 2022, il filo rosso di quest’anno sarà 'Becoming Landscape', un paesaggio 'in divenire', indagato ed approfondito attraverso una serie di titoli in concorso.
Protagoniste assolute della ‘kermesse’, una serie di opere cinematografiche proiettate in anteprima mondiale.
Il filo rosso – si diceva – è la trasformazione dell’idea di paesaggio in un’emozionante esperienza visiva. Non un paesaggio predefinito, ma il risultato creativo delle nostre visioni. Qualche nome? Theo Eshetu “The Moving Museum”, Karim Zeriahen “the Love in your Veins”, Xavier Cunilleras “Novacene”, Santiago Torregasti “Het” e Edouard de Luze “24 Hours Sunset”, oltre alla proiezione di quattordici film in anteprima svizzera.
«Come nei 'collages' fotografici di John Stezaker», spiega il direttore artistico Stefano Rabolli Pansera, «il paesaggio smette di essere un elemento ‘dato’ e diventa un’estensione del soggetto. Lungi dall’essere semplici imitazioni o rappresentazioni di paesaggi, i film presentano qualcosa di completamente nuovo. Catturano una struttura sottostante che informa la visione, ovvero un divenire-paesaggio del soggetto ed un divenire-soggetto del paesaggio».
Oltre alla competizione, il festival presenterà inoltre anche una selezione di film storici, documentari e video sperimentali fuori concorso, che contribuiranno ad approfondire e ad ampliare il tema principale. Un esempio per tutti: il cortometraggio sperimentale "Spirits of Maritime Crossing" (2023), interpretato da Marina Abramović e dal famoso coreografo e ballerino thailandese Pichet Klunchuen.
La pellicola, scritta e diretta dal Prof. Dr. Apinan Poshyananda, direttore artistico della Biennale d’Arte di Bangkok, riunisce in un unico sguardo Venezia e Bangkok, attraverso il viaggio di uno spirito errante interpretato dalla celebre artista.
Nel corso dell’evento, saranno organizzati dibattiti e conversazioni pubbliche, offrendo al pubblico ulteriori spunti di riflessione ed approfondimento sulla ricerca artistica presentata. In altre parole: un’occasione unica per scambiare idee, incontrare registi e artisti di talento ed immergersi, senza limiti, nel mondo dell’arte cinematografica.
«Lo SMAFF», dichiara Diana SEGANTINI*, Amministratore Delegato, «vuole essere un festival unico nel suo genere che mira ad un turismo culturale sostenibile in una delle vallate più belle, l’Engadina. Il suo paesaggio invita ad un uso responsabile e sostenibile delle risorse del festival. In linea con il tema di quest’anno, desideriamo mantenere al centro del dibattito la cura del nostro pianeta, anche nella pianificazione del festival e degli eventi correlati, al fine di promuovere la consapevolezza su questi temi vitali particolarmente cari anche alla scena artistica».
* Diana Segantini, classe 1975, cresce a Maloja. Ha studiato Relazioni internazionali all'Università di Ginevra, completando la sua formazione nel ramo dei media a Londra con una specializzazione nel genere Documentario. Nel 2005 ha ottenuto un Dottorato in Cultura e storia del mondo islamico all'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Ha operato quale delegata del CICR e, dal 2007, per la Fondazione Weltethos del teologo Hans Küng, nell'àmbito del dialogo interculturale e interreligioso. Pronipote del grandissimo artista GIOVANNI SEGANTINI, ha il merito di aver fondato la Segantini Unlimited, al fine di promuovere e conservare la più che unica eredità, intellettuale e culturale, della sua famiglia.
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