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Spigolando  tra.... Le parole 'della' e 'per la' Sindaca Virginia

Spigolando tra.... Le parole 'della' e 'per la' Sindaca Virginia

Spigolando tra le parole rivelatrici della Sindaca di Roma che di "raggi" di sole sperati non ne ha speso nessuno e che non riesce a riconoscere la sua inadeguatezza, blindata com'è da Grillo

Lunedi, 06/02/2017 - SPIGOLANDO/3. Tra le parole della e per la Sindaca Virginia



Spigolando tra le parole della e spese per la Sindaca di Roma, che raggi di sole sulla città, ovviamente a mio parere, non ne ha illuminato neanche uno, mi sembra ogni giorno più interessante cercare di metterne in fila alcune che accompagnano di volta in volta la sua breve storia di aspirante “Signora” della Capitale e aggiungervi qualche commento per cercare di chiarirsi le idee oltre lo sgomento che comunica a molte e molti di noi.

Certamente è quasi obbligatorio iniziare da quelle legate agli ultimi avvenimenti e rifletterci un attimo: le polizze. Io, dice Virginia, non ne sapevo nulla e anzi mi da ansia saperlo !

Ma, Virginia, Romeo lo avevi scelto come capo della tua segreteria, ovvero la figura alter ego di qualunque persona con posti di grande responsabilità.

Di lui ti fidavi ciecamente, evidentemente; se non sapevi nulla, almeno prova a dirci perché pensi lo abbia fatto per te? Romeo, un nome che è un programma, un po’ come il tuo, poteva essere così ingenuo da non sapere che il giorno che fosse venuto fuori ti avrebbe danneggiata? Non pensi di avere difficoltà nel capire le persone ?

Ripeti continuamente, come gli esponenti 5 Stelle, le parole onestà e trasparenza come fossero totem. Non posso che essere d’accordo, ma la ”disonestà”, perdonami, di cui mi sento di accreditarti è quella di non avere assolutamente come primo interesse Roma al di là di quanto predichi, ma piuttosto del movimento 5 Stelle. Hai fatto un'infinità di errori nella scelta degli uomini e donne per affiancarti, ritardando per mesi l’avvio dell’amministrazione, ma non hai il coraggio e l’umiltà di ammettere che Roma è troppo per te e, se l’ami come dici, di trovare la forza di rimettere il mandato.

E’ qualche giorno che con il valorizzare, giustamente, l’approvazione del bilancio nei tempi stabiliti, non racconti in nessun modo cosa preveda questo bilancio e il succo di questo documento programmatico, oltre che contabile. Vorrei conoscere quali sono i punti forti che dimostrano quel progetto per Roma di cui ti vanti in ogni dichiarazione. Il progetto non può essere le coperture delle buche, pur decisive e importantissime. Se il bilancio è approvato perché è una somma di no e tagli, almeno raccontacelo.

Di questi tempi non è di moda dire che talvolta per fare bisogna avere il coraggio di progettare l’apparentemente impossibile con scelte concrete che disegnano l’oggi e il futuro.

Blindata, stretta in una trappola da Grillo che decide di sostenerti per non infangare per incapacità il marchio 5 Stelle e dire ai romani che avanti tutta perche tutto va bene. Ma come puoi accettare tutto questo facendo ogni giorno la figura di chi è innocente perché è ingenuo, non capisce nulla tanto da cadere continuamente nella trappola di chi ti abbindola per i suoi interessi e non per darti una mano a governareRoma per i romani e non per il lustro di 5 Stelle.

Onesta, voglio credere, ma non certo perspicace. Che guaio!

Quando al tuo insediamento portasti il tuo bambino sullo scranno di Giulio Cesare ebbi un moto di tristezza ancor prima che di dissenso. Questa donna, pensai, gioca più che capire di quale responsabilità si è caricata vincendo le elezioni. E superfluo dire che io non ti ho votata, ma nonostante questo in un angolino della mia testa ancora una volta era nata l’insopprimibile speranza che il tuo essere la prima al governo di Roma ti avesse dato un'autonomia e un orgoglio per i tuoi progetti. Peccato la delusione è arrivata prestissimo.

E a proposito di femminile, solo per notazione, la trama de ”i 4 amici al bar” come l’avevi definita tu, che ti sta davvero mettendo in difficoltà è tutta di maschi: Te Romeo e i due Marra. Contemporaneamente un continuo richiamo al conflitto interviene, dentro il movimento, tra te e la sen Lombardi che oggi si difende dall’accusa di essere stata la “gola profonda” riguardo alle polizze.

I romani a cui devi rispondere, che ti hanno eletta per demerito degli altri più che per vostro merito, aspettano ancora sempre più arrabbiati e non ti illudere se qualcuno ti ha persino mandato dei fiori per sostenerti, evento riportato con l’evidenziatore sulla stampa. Roma con te è ancora più in ginocchio; e non sono le menzogne e quello che tu denunci come un infangarti dell’informazione a renderti debole, ma gli errori oggettivi che hai compiuto coprendoti contro l’inesperienza che al livello a cui ti sei posta non è ammessa. Ti dici - è fra le tue parole la preferita - che sei serena. Ma siamo tanti di noi a non essere serene/i. Pensaci...

E dunque, siccome sei la prima cittadina, per capire meglio la posta in gioco prova a guardarti allo specchio, magari portandotelo sulla terrazza che guarda il Foro Romano, e senza sbattere gli occhioni che sembra commuovano molti e molte, raccontati la verità e trai le conseguenze.

A me non l’ho nascosto con quanto scrivo, non piaci ..ma mi piacerebbe tanto per come amo Roma, la mia città, poter dire: però questa, Virginia, è diventata autonoma e sta migliorando facendo delle cose interessanti ..oltre le buche, che ci auguriamo davvero presto di vedere sistemate e le voragini dei sampietrini che tanto lavoro danno ai reparti di ortopedia degli ospedali romani.

...Continua aspettando la ripartenza annunciata ....

Paola Ortensi 6-2 -2017

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