Campidoglio, 25 marzo, firma del documento sull’Europa dei 27 stati membri in occasione dell’anniversario dei 60 anni del Trattato di Roma: la giacca bianco panna di Angela Merkel
Lunedi, 27/03/2017 - Ogni occasione pubblica importante - e la firma dei 27 paesi UE per i 60 anni del Trattato di Roma di un documento di rilancio, per quanto difficile dell’EUROPA, lo è stata - ha l’onore di commenti numerosissimi, in competizione solo con la contemporanea visita di Papa Francesco a Milano.
Non mancano mai notazioni a latere di fenomeni di costume o commenti a comportamenti o singolarità, dei protagonisti; e così io, senza sfiorare argomenti ben più sostanziosi di cui tantissimo è possibile leggere, scelgo di dedicarmi con leggerezza alla giacca della Cancelliera tedesca ma con il gioco di partire da lì per allargarmi sullo stile e le notazioni delle giacche 'stile Merkel' di cui solo i distrattissimi possono non essersi accorti o non averci fatto qualche battuta .
Non tutti, sono certa, sanno che la Cancelliera Merkel prima di decidere la via della politica scelse di studiare e laurearsi in fisica. Questa sottolineatura, apparentemente estranea alle giacche, è per me invece fonte di un interrogativo divertente a cui - seppur non avrò mai una risposta -mi piace dedicarmi.
La Merkel ai miei occhi (che si divertono da anni a osservare le sue giacche) sembra non fare mai una scelta del tutto casuale sui colori delle sue giacche, che generalmente hanno sempre un primo impatto: essere evidente e identificabile in consessi a maggioranza maschile in cui dominano tonalità scure e, prevalentemente, il nero o tonalità del grigio. Mi ha fatto riflettere una volta in più sul perché di quella giacca bianco panna per il 25 di marzo a Roma.
Ed ecco allora tornare la cultura di scienziata di Angela che, nello scegliere quel bianco, forse ha fatto testo che il colore bianco non è assenza di colore come il nero ma proprio per la scoperta del grande scienziato Isaac Newton è somma o unità di tutti i colori, cosa che è notoriamente possibile verificare facendo passare un raggio di luce attraverso un prisma che rilancerà la luce scorporando, appunto, tutti i colori dello spettro elettromagnetico, come si dice con linguaggio adeguato. Ed è questo pensiero che mi diverte: pensare che la Merkel, volendo unire l’idea dei popoli e delle nazioni all’unità dei colori, sia ricorsa al bianco quale simbolo di un unicum che riunisce la pluralità. Quindi ha scelto un colore, fra i tanti, con significati positivi.
Le giacche della Cancelliera hanno, inoltre, altre particolarità ricorrenti: sia con colli tradizionali sia alla coreana, sono sempre abbottonate e di linea prevalentemente dritta. Normalmente lasciano intravedere un toppino (o canotta o sottogiacca) molto leggero, talvolta di colore analogo, in altra tonalità, oppure che fa contrasto. C'è sempre una collana, per lo più sottile, molte volte in armonia con i colori delle giacche, mentre praticamente non ho mai notato l’uso di spille. Le giacche hanno quasi sempre le tasche e il taschino e si evidenzia un uso di tessuti morbidi ma consistenti, adeguati all’evento e che presumibilmente tengono conto di una persona non esile. Sarebbe davvero interessante sapere cosa la ispira, di volta in volta, nella scelta dei colori fra cui, a riflettere, ama moltissimo tutta la gamma dei pastello nelle infinite tonalità.
Non c’è allora da stupirsi se ha esultato per la vittoria ai campionati del mondo di calcio della Germani indossando una giacca arancione brillante. I rosa sono, penso, molto amati dalla Cancelliera, colore a cui chissà se affida un messaggio di femminilità ?
Ma si nota che gli azzurri e i viola e violetti la vestano in più occasioni. Azzurra e senza colletto era anche la giacca, forse di seta grezza e consistente, con cui ha affrontato Donal Trump subendo la sua maleducazione.
A riguardarla nei suoi tanti incontri: dall’avana alle infinite tonalità di verde, arancioni, rossi e gialli con cui ha incontrato i leader di tutto il mondo o anche semplicemente la sua gente e con cui ha firmato ben tre vittorie elettorali, apprestandosi a cercare la quarta, sono una scoperta prevedibile ogni volta.
Ma per tornare ai colori sempre a Roma il 24 in visita da Papa Francesco secondo quel cerimoniale formale che il Papa non ci stupiremo se un giorno deciderà di sovvertire aveva una tradizionale giacca nera come le altre signore mentre qualche ora prima intervistata per la Televisione italiana e sicuramente non solo si sentiva, presumo, a suo agio in una giacchetta corta di colore lilla , Un altro colore amato e portato spesso con diverse tonalità.
Finisco qui questa rassegna cromatica, esprimendo un pensiero che risponde per me a tante cose che ho letto nel tempo. Piaccia o non piaccia, Angela Merkel ha un suo stile molto preciso, adeguato alla sua figura e al suo ruolo ma che - direi con allegria, un po’ di coraggio e generando sorrisi non sempre gentili - indossa affidando al colore un messaggio, un po’ comequello che ritroviamo nei cappelli della Regina Elisabetta. A proposito, una volta che la Canielliera la incontrò lo fece con una giacca rosso arancione ....
PS: per scoprire che il bianco contiene una somma di colori e per insegnarlo ai bambini forse basta fare una bolla di sapone e soffiarla, guardandola, verso la luce……
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