Studio e ricerca - Un ciclo di incontri sulla donna nell’Islam organizzato dall’Udi di Ravenna
Monica Pagliaretta Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2005
Da alcuni anni, a partire dalla tragedia dell’11 Settembre e dalla guerra in Afghanistan, molto spesso si parla delle condizioni della donna nell’Islam. Su quotidiani e periodici, capita infatti di leggere notizie, spesso poco rassicuranti, riguardanti il trattamento delle donne e la violazione dei diritti a cui sono esposte nei Paesi arabo-islamici.
A causa di questo interesse che si è sviluppato intorno alla questione femminile nell’Islam, il gruppo Udi – Unione Donne in Italia di Ravenna, da sempre interessato alla tematica dei diritti femminili, ha pensato di volgere la propria attenzione a questo argomento, costituendo un gruppo di lavoro dedicato all’approfondimento del tema “Donne e Islam”.
Inizialmente l’attenzione è stata calamitata soprattutto dagli articoli di giornali e periodici che dedicano spazio a questo argomento, ma allo stesso tempo è stato effettuato un ampio lavoro di ricerca attraverso il Web che ha permesso di scoprire la ricchezza e la varietà di associazioni di donne musulmane a livello internazionale. Effettuando infatti delle ricerche con un qualsiasi motore di ricerca, si rimane davvero sorpresi nel constatare quanto, con l’ausilio della moderna tecnologia, queste donne siano attive e impegnate su più fronti per l’affermazione dei propri diritti.
Dopo aver raccolto una ricca rassegna stampa, il gruppo di ricerca, spinto da una crescente curiosità, ha deciso di andare più a fondo, di cercare senza mediazioni le voci autentiche delle donne arabo-musulmane. A volte infatti può capitare che le varie espressioni di queste donne vengano per così dire “mediate” dall’occhio occidentale e filtrate attraverso quella concezione “orientalistica” tendente a distorcere o deformare l’essenza stessa di tali espressioni.
Si è quindi passati alla lettura di testi di saggistica e soprattutto di letteratura che in diversi modi erano in grado di favorire una conoscenza più diretta di queste donne, delle loro attività femminili e femministe, delle loro pratiche culturali e politiche.
Ci si rendeva pienamente conto che, più andava avanti il lavoro di studio e di ricerca, più l’interesse verso l’ampia tematica “Donne e Islam” aumentava, affascinate ma in un certo qual senso anche intimorite dalla complessità dell’argomento e dalla molteplicità dei possibili approcci da utilizzare. Da una parte, c’è infatti la questione del “relativismo culturale” e del “multiculturalismo”, dall’altra la consapevolezza dell’universalità dei diritti umani aldilà della confessione religiosa, della provenienza geografica o dell’appartenenza culturale.
Per provare a districarci dai meandri di questa vasta e complessa tematica, ma anche per condivedere con altre persone il nostro percorso culturale appassionante più che mai, abbiamo pensato di organizzare un ciclo di incontri con esperte e giornaliste che, a diverso titolo e in modi originali e sempre nuovi, potevano offrire il loro prezioso contributo alla nostra riflessione.
Da qui è nato, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il contributo degli Assessorati alle Pari Opportunità della Provincia e del Comune di Ravenna, il ciclo di incontri “Sotto il velo dell’Islam”, dedicato al dibattito e alla discussione di temi di grande interesse e attualità, che comunque vorrebbe essere non certo un punto di arrivo bensì un punto di partenza per ulteriori riflessioni e approfondimenti.
Terminata l’iniziativa, vorremmo infatti pubblicarne gli atti e successivamente organizzare degli incontri con le donne di religione musulmana immigrate nel territorio ravennate, un’occasione senza dubbio propizia per un confronto interculturale e interreligioso ricco di curiosità e interesse.
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