SOME PREFER CAKE: XIV Bologna Lesbian Film Festival
Dal 23 al 25 settembre a Bologna tre giorni di anteprime, proiezioni, incontri, libri a tema. Ospite Esther Newton, antropologa e pioniera dei gender studies
Mercoledi, 14/09/2022 - Le vite, le storie e le lotte di lesbiche e femministe in tutto il mondo, contro l’esclusione e la discriminazione, in favore della propria autodeterminazione, tornano in “Some Prefer Cake – Bologna Lesbian Film Festival”, il Festival internazionale di cinema lesbico creato da Luki Massa e Marta Bencich, quest’anno alla sua quattordicesima edizione ed in doppia versione, sia live che streaming.
L’evento in presenza si svolgerà da venerdì 23 a domenica 25 settembre a Bologna al Nuovo Cinema Nosadella (Via dello Scalo 21, Via Lodovico Berti 2/7), mentre dal 26 settembre al 2 ottobre sarà visibile su openddb.it la piattaforma in streaming, con una selezione dei film proiettati in presenza. Il festival, promosso dall'Associazione Luki Massa e diretto dall'agenzia di comunicazione bolognese Comunicattive, è stato realizzato grazie ad una appassionata campagna di crowdfunding, al sostegno di Emilia Romagna Film Commission e Regione Emilia Romagna, Chiesa Valdese, Gemma Master in Studi di genere e delle donne dell’Università degli Studi di Bologna.
Attraverso il flusso delle immagini di 29 film “Some Prefer Cake” propone temi importanti per la comunità lesbica. Fra le ospiti più attese Esther Newton, antropologa statunitense e pioniera dei gender studies, e la regista Jean Carlomusto, attivista e artista multimediale che, nel documentario Ester Newton made me gay (Usa, 2022), in anteprima italiana sabato 24 settembre alle ore 17.00, racconta la vita e le passioni della studiosa che ha dedicato la propria esistenza a decostruire attraverso i suoi saggi l’idea di naturalità del binarismo sessuale e dell’eterosessualità.
Fra le ospiti internazionali anche Nancy Otto, che domenica 26 settembre alle 14.30 presenterà in sala in anteprima italiana Prognosis - Notes on living (Usa, 2021). Il documentario racconta l’ultimo periodo di vita della compagna Debra Chasnoff, documentarista anticonformista e vincitrice dell’Oscar nel 1992, scomparsa nel 2017 a 60 anni per un tumore al seno. Chasnoff è stata una delle più importanti registe lesbiche americane. Il suo It’s Elementary del 1996, incentrato su come dovrebbe essere trattato l’orientamento sessuale nella scuola primaria, è un documentario fondativo della cinematografia LGBT, che ha anticipato il grande movimento sviluppatosi negli ultimi anni intorno all’educazione alle differenze.
Il filo conduttore di questa edizione è la voglia di raccontare storie di vita di lesbiche comuni in lotta per rivendicare la propria esistenza in una società troppo spesso violenta ed escludente. Così si passa dall’Ungheria del documentario Her Mothers (Ungheria, 2020), in programma sabato 24 alle 14.30, che racconta la lotta per i diritti di due madri in un paese fortemente conservatore, al Libano di Sirens (Usa/Libano, 2021), in sala lo stesso giorno alle ore 22.00, in cui la leader della band trash metal Slave to Sirens si trova a combattere per i propri sogni identitari di crescita e di indipendenza, al Messico di Luchadoras (Germania, 2021), in programma domenica alle 16.30 con la presenza in sala della regista Paola Calvo, che narra le storie di tre coraggiose lottatrici di Ciudad Juárez, una città nota per i suoi alti tassi di femminicidio, al Brasile di Marte Um (Brasile, 2022), in cui una giovane donna si scontra con l’oppressione patriarcale, fino alla Berlino della fiction Nico (Germania, 2021), in programma sabato alle 15.30, che racconta una storia di ribellione alla violenza. Fra le anteprime italiane, in programma sabato 24 settembre alle ore 20.00 il film Petit Mal (Colombia, 2022) che mescola documentario e finzione semi-autobiografica per parlare di poliamore.
Se questo è il presente, la storia raccontata nel documentario Nelly and Nadine (Svezia, Belgio, Norvegia, 2022), che sarà proiettato domenica 25 settembre alle 18.30 in collaborazione con la rassegna di Home Movies Archivio Aperto, racconta la storia di un amore lesbico nato nel campo di concentramento di Ravensbrück e proseguito dopo la fine della guerra.
La giuria, composta da Rita Marzio Maralla, videomaker del collettivo Marsala, Elsi Perino, programmer del Lovers Festival di Torino e Carmen Riccato, direttrice artistica del Disability Film Festival di Torino, per la sezione Documentari, e da Chiara Checcaglini, critica cinematografica e seriale per Il Sole 24 Ore, Silvia Di Marco, co-direttrice di Olhares do Mediterrâneo – Women’s Film Festival di Lisbona, e Francesca Scialanca, sceneggiatrice di film e serie tv, per la sezione Fiction e Cortometraggi, proclamerà i film vincitori domenica 26 settembre alle ore 20. Alle 20.30 il festival chiuderà con la proiezione gratuita del film vincitore.
I corti di Lesbian Pleasure e i corti a colazione di sabato e domenica
Non solo lungometraggi! Come ogni anno il festival dà spazio anche ai cortometraggi.
Venerdì 23 alle 23.00 la sezione speciale fuori concorso Lesbian Pleasure, aperta dalle letture delle Poesie del corpo di Valentina Pinza e dalla performance di bondage delle artiste berlinesi Ceci Ferox e Tina Pornflakes con Lady Maru, ospiterà 6 corti che esplorano gli immaginari lesbici legati al piacere e all’erotismo: Baby di Evie Snax, Fagdyke Cruising di e con Toni Karat, Hold di Marit Östberg, Ten Euro Sea di Despina Chatzipavlidou ed Eva Koliopantou, Eat Me Outside di e con BeyonDEEP, Love Your Cunt di altSHIFT.
Sabato 24 e domenica 25 settembre alle 10.00 torna invece la formula, molto amata dal pubblico del festival, dei "Corti a colazione". Sabato in programma Ardor di Paula Alves, Les Démons de Dorothy di Alexis Langlois, Looking for Barbara di Helen Eve Kilbride, Shall We Talk? di Katya Mikheeva, 13 eggs di Thirza Jean Cuthand, Salto di Eino Antonio e Juan Baio, domenica Herman@s di Hélène Alix Mourrier, Strangers di Nora Longatti, Are you still watching? di Tali Polichtuk e Kitty Chrystal, Life is Short di Florencia Bastida, Rusty loves you di Kamilla Jane Vaile. Nelle due sezioni verranno presentati fuori concorso il corto di sensibilizzazione sul tema violenza di genere tra adolescenti Change the rules, realizzato nell’ambito del progetto Cut all Ties delle ong Acra e ABD, e il video contro la violenza maschile contro le donne CAREfully DONnE - Donne anziane e assistenti familiari, del progetto omonimo di ASC InSieme finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
La mostra, le presentazioni di libri e i dj set
Non mancheranno i momenti di cultura e di socialità, organizzati nello spazio del Giardino Lorusso.
Per tutta la durata del festival saranno esposte le fotografie di “Queer Rome, Queer Love”, progetto fotografico di Cloudy Moroni nato dalla ricerca di continue possibilità nel rappresentare le relazioni oltre la dimensione sesso-affettiva a cui viene relegata la coppia: i ritratti, allestiti sulle vetrine del Cinema, propongono uno sguardo non voyeuristico sui corpi e sulla gestualità delle persone trans e queer, decostruendo la gerarchia socioculturale dominante delle relazioni di cura e intimità.
Sabato 23 settembre alle 12.30, si svolgerà la presentazione del libro Il nostro mondo comune (ed. Asterisco), riedizione di un testo fondamentale, pubblicato nel 1983, per rivendicare il ruolo svolto dalle lesbiche all’interno del movimento femminista. La curatrice Irene Villa e la storica Elena Biagini racconteranno la nascita di questo pamphlet, scritto a più mani da un gruppo di lesbiche del CLI (Collegamento Lesbiche Italiane) in risposta alla cancellazione del lesbismo all’interno del documento Più donne che uomini a cura del Gruppo N. 4 della Libreria delle donne di Milano. Domenica 25 settembre sempre alle 12.30 verrà invece presentato il saggio Cosa può un compost. Fare con le ecologie femministe e queer (Ed. Luca Sossella, 2022). L’autrice Antonia Anna Ferrante e l’attivista, ricercatrice e performer Ilenia Caleo condurranno il pubblico nell’ecologia queer, che applica il concetto di fluidità al rapporto tra umanità ed ambiente, sottolineando come l’oppressione nei confronti della natura e degli esseri non umani sia strettamente correlata ad altri sistemi di oppressione.
Ogni pomeriggio (venerdì alle 18.00, sabato alle 18.30 e domenica alle 17.00) ci sarà inoltre uno spazio dedicato alla musica con la selezione musicale delle dj transfemministe queer della Collettiva Elettronika di Bologna.
Some Prefer Cake per l'accessibilità
Quest'anno il festival rinnova e rinforza il proprio impegno per rendere i suoi spazi e le sue iniziative il più possibile accessibili: tutti i film saranno sottotitolati in italiano per essere accessibili alle persone sorde, gli incontri e le presentazioni saranno tradotti in LIS, tutti gli spazi del cinema e del giardino saranno raggiungibili da persone in sedia a rotelle.
INFO GENERALI
Il Festival si svolgerà al Nuovo Cinema Nosadella da venerdì 23 a domenica 25 settembre con i seguenti orari: venerdì a partire dalle 18.00, sabato e domenica a partire dalle 10.00.
L'organizzazione di Some Prefer Cake
Associazione Luki Massa
L’associazione nasce nel 2017 per proseguire il lavoro intrapreso da Luki Massa, attivista lesbica e femminista prematuramente scomparsa nel 2016. L’associazione prosegue l’esperienza del festival di cinema lesbico e organizza iniziative culturali per la promozione, divulgazione e valorizzazione del lavoro artistico delle lesbiche e delle donne in un’ottica femminista. L’associazione si propone inoltre di conservare e diffondere la memoria di Luki Massa, attraverso varie azioni tra cui la realizzazione di un archivio del suo lavoro culturale e politico nell’arco di 30 anni di vita del movimento lesbico in Italia. www.associazionelukimassa.org
Comunicattive
Agenzia di comunicazione e gruppo politico culturale femminista, dal 2003 Comunicattive, oltre a fornire servizi di comunicazione e marketing per enti pubblici, privati e aziende, realizza iniziative di comunicazione politica e diffusione culturale in ottica di genere, tra cui la mostra di artiste internazionali Art for Art’s Shake, il festival LaManifattura Cultura fresca di stagione, il festival Dysphonia. Alterazioni sonore al femminile. In collaborazione con altre realtà ha realizzato diversi progetti e campagne di comunicazione sociale contro la violenza maschile sulle donne, e svolge interventi formativi sulla comunicazione di genere in scuole, centri antiviolenza, associazioni e collettivi. Da 15 anni partecipa ai percorsi femministi cittadini e nazionali. www.comunicattive.it
Some Prefer Cake ha la media partnership di La Falla, Radio Città Fujiko, Neu Radio, Bossy, la partnership di OpenDDB, Coordinamento dei Festival di cinema Lgbtq, Libreria delle donne di Bologna, Collettiva Elettronika, Asterisco edizioni, il sostegno di Birra di Classe e Berberè. Le associazioni Amalia donne in barca a vela, CLR coordinamento Lesbiche Romane, Kesbilè, Lesbiche Bologna, insieme a oltre 80 donatrici singole, hanno sostenuto il festival con una donazione.
Info biglietti
Prevendita online sulla piattaforma DICE
Biglietto singolo 7€ (in prevendita online 8 €) - Abbonamento a tutte le proiezioni 75 €
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