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Somalia: le donne si mobilitano

Somalia: le donne si mobilitano

Senza acqua, senza cibo; gravissima la situazione per migliaia di uomini, donne e bambini. Il comunicato di AISCIA

Martedi, 09/08/2011 -
La tragedia somala si fa ogni giorno più drammatica. Altre aeree della Somalia hanno raggiunto il livello di carestia, l'ultimo dei cinque stadi dell'emergenza umanitaria.

Senza acqua, senza cibo, senza niente, verso il campo di Dadaab, in Kenya, il più grande campo profughi del mondo dove migliaia di persone si stanno rifugiando a causa della drammatica carestia che ha messo in ginocchio la Somalia.

Vi è un altro grande campo all’interno del Paese e precisamente a Mogadiscio dove stanno morendo di fame e malattie circa 640.000 bambini (numero che cresce di ora in ora) che con i genitori provengono da tutte le zone colpite dalla carestia.

L’Associazione A.I.S.C.I.A. è in grado di far arrivare gli aiuti direttamente nelle mani dei bisognosi in quanto ha la propria rappresentanza e sede all’interno di Mogadiscio e già dal 2008 collabora attraverso accordi di partenariato con 20 tra Associazioni Umanitarie e ONG locali somale, gestite e coordinate da donne somale. Associazioni già operative sia all’interno di tutto il Paese che a Nairobi.

“Quello che ognuno di noi facciamo per la Somalia è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse, quella goccia all'oceano mancherebbe.”





“AISCIA” è un'Associazione Somala di Volontariato costituita nel 29/03/2007, ai sensi della legge 266/91. Non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per fini della solidarietà sociale, umana, sanitaria, civile e culturale.. Ha Sede Legale in Via Liberiana, 71 -00187 Roma



(9 agosto 2011)

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