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Solitudineinsieme

Solitudineinsieme

“Solitudineinsieme”, mostra incontro interattiva presso il Casale dei Monaci a Ciampino (RM), un’iniziativa promossa dal Centro Salute Coinema e patrocinata dall’amministrazione comunale.

Giovedi, 21/06/2012 - Angoli di vita e di umanità, è ciò che si sperimenta visitando questa manifestazione così ben riuscita, dove lo spettatore -pazienti, pubblico, artisti- vive attivamente gli impulsi terapeutici proposti. Si entra e s’incontra subito l’angolo contro la rabbia, due guantoni da box, con Sergio Maggioni, un bravo istruttore guida per scaricare la rabbia accumulata e il gioco è fatto per un utilizzo creativo della rabbia! La conferenza di Andrea di Carlo e Roberta Milani sullo studio basato su 107 interviste: dalla solitudine odiata, a quella cercata come forma di autoconoscenza, fino alla solitudine come mancanza di affetto, di contatto; esemplare quella dei bambini e degli anziani, nella famiglia e nella società. I giovani chiedono centri di aggregazione culturale, mentre gli anziani centri di accoglienza per rendere la vecchiaia più umana e meno medicalizzata. La solitudine che può sfociare nella droga o nel suicidio, come forma di protesta dettata da una disperazione impotente e inascoltata.

L’angolo dell’arte terapia, quello della naturopatia, foto, dipinti, poesie, filmati, conferenze, teatro, musica, e un libro che è l’emblema dell’evento: “Slegami la solitudine”, scritto a quattro mani dalla psicoterapeuta Nunzia Fasano e da Erika Sartori, consueto. Due storie diverse che si ritrovano nello stesso libro in una conclusione congiunta!

Coinema, una cooperativa sociale fondata da Nunzia Fasano - donna e professionista molto preparata e umana, protesa al bene in tutti i suoi aspetti -, si basa sulla radice della parola “Koiné”, fino a coinema,la più piccola entità di misura dell’affettività. E’ proprio l’affettività che circola in questo evento, una vera apertura verso l’umanità depauperata e schiacciata tra il tecnicismo, la medicalizzazione e l’individualismo. Coinema ha già fatto parlare ampiamente di sé per la ricerca della salute intesa non solo come assenza di malattia, ma come ricerca di miglioramento della vita. Psicologi, medici, psicoterapeuti, psichiatri, counselors, operatori in espressione fisico-corporea, attori, poeti, e altro, tutti che contribuiscono, negli anni alla relazione d’aiuto. Negli anni 89-93 Coinema si distingue per un progetto europeo del CIs spazio-donne sulla “Danza Movimento Terapia”, per riprendere in mano la propria vita partendo da percorsi vitali. Il corpo come mezzo per andare a fondo alle cose, laddove il depauperamento dei quartieri poveri sembra sfornare un denominatore comune basato sul clima della non fiducia . Povertà, paura, difficoltà di ogni genere sembrano sbarrare il cammino dell’autostima, mentre il corpo può ancora fornire delle potenzialità danzando il proprio cambiamento. Il tema dominante delle variegate ricerche di Coinema è “volersi bene per volere bene”. Iniziative tutte a favore del percorso di autocoscienza della donna e delle fasce deboli, quali tra l’altro, “Donna oggi”, “Abili diversamente”, fino alle “Costellazioni”, un metodo messo a punto da Bert Helliger e utilizzato dalla psicoterapeuta Nunzia Fasano, che consente di scoprire e portare alla luce –sciogliendo- irretimenti familiari trasmessi di generazione in generazione, causa di malattie e disturbi psico-fisici.

Un evento ricco di opportunità e di autentica comunicazione che si è svolto gradevolmente dalle 18,00 alle 23,00 per affrontare empaticamente e realisticamente il difficilissimo tema della solitudine. Parole senza sconti quelle impresse dalla Fasano -una donna, tra l’altro, di grandi capacità organizzative, capace di assemblare il bene-, ma con un chiaro messaggio di speranza:

“Quando il dolore grida in noi talmente forte da stordirci siamo indotti a lacerare le nostre abituali relazioni interpersonali e sociali, a rinchiuderci nei confini di una solitudine dolorosa, buia, che ci acchiappa, imprigionandoci in un luogo desertico, impedendo l’ascolto proficuo e nutriente che ci rende esseri unici in un movimento di avvicinamento nell’incontro con l’altro…” E’ questa la solitudine che può essere metamorfosata in una grande opportunità, una solitudineinsieme!

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