Napoli / Udi - Offriamo la nostra solidarietà a Rosaria Capacchione per le minacce che accompagnano la sua vita professionale…
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2008
Offriamo la nostra solidarietà a Rosaria Capacchione per le minacce che accompagnano la sua vita professionale. La offriamo, sapendo che il rifugio dato da parole abusate come il termine "solidarietà" non sempre risponde al suo significato vero, e cioè quello di fare propri i rischi vissuti da chi è fatto segno di una persecuzione, ed assumere un debito di difesa verso chi soffre di una condizione di libertà limitata.
Il percorso della nostra associazione nel vivo delle persecuzioni attuate su donne che vogliono riscattarsi da violenze e persecuzioni attuate da compagni, amici, mariti, padri fratelli dentro e fuori le mura domestiche, ci rende preziose donne come Rosaria che da sempre denuncia lo strapotere della criminalità organizzata. La camorra è fortemente segnata da rigidi codici di inclusione dove la sottomissione attraverso percosse, gli stupri punitivi, la soppressione delle disobbedienti al ruolo di matriarche custodi delle famiglie, sono una costante antica e fortemente radicata.
Noi ci stringiamo attorno a Rosaria, la sentiamo nostra alleata e rivendichiamo con lei un riscatto, sul suo esempio, del giornalismo troppo spesso dimentico del suo ruolo, e infine ci auguriamo che la solidarietà che oggi in molti esprimono sia capace di essere vigilanza contro la tolleranza culturale intorno ai fenomeni camorristi e la violenza contro le donne.
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