Iori Catia Sabato, 27/02/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2016
LIFE COACHING, undicesima puntata
Tutti noi abbiamo delle nemiche, anche se spesso non lo sappiamo o cerchiamo di non pensarci troppo. Persone a cui diamo fastidio per il nostro modo di essere o per i nostri successi o semplicemente per invidia. Spesso, almeno le donne, non si accorgono del loro rancore nell’immediato, perché nell’abito mentale femminile si vuole essere amate o apprezzate e perciò cerchiamo di non vedere i sintomi di malanimo nei nostri riguardi. E tuttavia questi segnali ci sono sempre, anche sotto pelle, perché nessuna di noi, anche la più brava commediante, può malcelare il proprio sentire “vero”.
Un sintomo di aggressività più o meno manifesta è il fatto di non fare mai un complimento o un elogio particolare perché è come se tutto di te fosse scontato e immutabile. Quando una nostra amica riesce in un lavoro o si fidanza felicemente io sono felice, le faccio festa, l’abbraccio. E se posso, lo faccio sapere perché sono contenta per lei e di lei. Se una che conosciamo, una nostra collega o una conoscenza che ci frequenta e che si dichiara nostra amica non lo fa mai, o solitamente mai, vuol dire che nutre nei nostri riguardi, a volte anche in maniera inconsapevole, un sotterraneo rancore.
Quando i rapporti non sono chiari e felici, fateci caso, quando ci si incontra, l’altra spesso si lamenta o più spesso vi rimprovera per una vostra presunta manchevolezza. “Non hai fatto questo, non hai fatto quello”. Noi cerchiamo di giustificarci, le concediamo tutto ciò che chiede, prendiamo impegni futuri, cerchiamo di rabbonirla. Ma non serve quasi a nulla. La volta successiva avrà nuovi rimproveri e nuovi mugugni.
Altri manifestano il loro malanimo dandoci cattive notizie o riferendoci, con dovizia di particolari, le peggiori maldicenze che hanno ascoltato su di noi o sul nostro entourage. Noi stiamo a sentire pensando che forse lo facciano per il nostro bene, mettendoci in guarda da eventuali pericoli. Non è vero. Lo fanno per il piacere di umiliarci, di vederci a disagio, arrabbiati o di cattivo umore. Tutte desideriamo essere accettate e apprezzate con i nostri limiti e questo infierire su aspetti vulnerabili del nostro carattere non è di certo un segno di amicale vicinanza.
Quando a qualcuno siete indigeste, fateci caso, si creano continuamente degli ostacoli nel perseguimento di un obiettivo. Non badate alle spiegazioni. L’altra si giustificherà citando leggi, regolamenti, diritti, doveri, mancanza di tempo, priorità da rispettare. Sono tutte scuse. Chi ci vuole bene davvero troverà sempre il modo di aiutarci. Se invece si oppone, ritarda, ostacola, è perché è piena di rancore, di frustrazione personale, comunque di sentimenti negativi nei nostri confronti.
Un ultimo sintomo del malcelato non affetto è la menzogna. Chi non vi rispetta e non vuole dimostrarlo, è costretto a fingersi di esservi amico. Farà dichiarazioni di simpatia, promesse, prenderà impegni solenni. Ma poi non li rispetterà. Quando glielo fate notare troverà mille scuse, fingerà di essere oberato, stordito, disteso, impegnato lì per lì, smemorato. Invece ricorda tutto benissimo e ha pianificato ogni cosa freddamente. Statele alla larga, uomo o donna che sia. Bene non ci farà.
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