Lunedi, 15/03/2021 - Il percorso artistico di Simonetta Ferrante, artista nata a Milano nel 1930, è poliedrico. Diverse esperienze formative nei campi dell’arte, della musica e della calligrafia ed esperienze professionali in ambiti editoriali e del design, hanno condotto questa artista a realizzare opere nelle quali il segno crea, rincorrendosi, una danza mossa e colorata che allude, attraverso una forma di scrittura asemica, sia alla parola scritta che alla musica.
Poliedrica anche nell’uso delle tecniche Simonetta ha utilizzato, nella sua lunga esperienza artistica, varie modalità espressive grafiche, pittoriche e incisorie.
Scorrendo il suo profilo Facebook sorprende la capacità dell’artista di cogliere e dare vita a particolari della quotidianità che, privi del suo occhio attento, ricadrebbero, non visti, nella normalità quotidiana. Da questa attenzione penso derivi la ricerca sulle pietre, attentamente riprese, attraverso la tecnica dell’acquerello, in dialoghi che rimandano al poetico Dialogo con una pietra di Wislawa Szymborska.
Simonetta ha una grande attenzione per il sociale e per i diritti. Ricordo quando, in una mostra per la pace, decise di donare la sua opera a Vandana Shiva, ospite della rassegna corsichese e come, in un incontro con donne detenute a San Vittore, entrò istintivamente in sintonia con loro.
Durante l’ultima mostra personale ‘in presenza’ che ho visitato alla galleria Mudima a Milano mi hanno affascinata la qualità e la quantità di segni grafici, esposti in un rincorrersi tra fili, quasi un bucato asemico, sì, ma estremamente colto e ‘parlante’.
Oggi, purtroppo, la pandemia costringe al virtuale così la splendida personale Sul filo della scrittura può essere visitata solo sul sito www.fondazionesormaniprota-giurleo.it
E’ un vero peccato che le persone che visiteranno il sito non possano accedere né alla materialità delle opere presentate né all’accoglienza che la splendida signora con i capelli viola e il sorriso aperto riserverebbe loro.
Per il momento ci dobbiamo accontentare delle immagini ma speriamo presto di poter tornare a visitarla nel suo studio milanese.
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