Mercoledi, 22/02/2012 - Si è parlato e scritto tanto di lei. Da poco l’abbiamo vista esibirsi al Festival di Sanremo, passando in secondo piano rispetto a chi ha voluto mostrare la sua femminilità attraverso “un’arte diversa”, ma al giorno d’oggi più diretta e facile che tanto ha fatto parlare e discutere. Simona però sul quel palco è salita, esprimendo tutta la sua bellezza e sensualità, attraverso quelle che lei chiama le sue ali: la pittura e la danza. Dalla nascita senza arti superiori che non le hanno impedito, con tanta volontà e forza d’animo, di poter comunque condurre una vita normale. Si avvicina sin da piccolissima alla pittura già all’età di quattro anni , da autodidatta inoltre, e poi all’età di sei anni alla danza. Nel gennaio del 1983 Simona supera con ottimi risultati gli esami di ammissione all’ Associazione dei pittori che dipingono con la bocca e con il piede. Inizia il suo percorso artistico che la vede tagliare molti traguardi. Si laurea nel 2001 in Visual Arts all’ University of Western Ontario in Canada. Porta la sua arte in giro per il mondo, partecipando a mostre collettive e personali. La sua pittura racconta tutto di lei, attraverso tonalità tenui, sfondi neri che contrastano con colori come il blu e il rosso che danno ai suoi soggetti sfumature quasi di perla. Tele che sprigionano sentimenti di chi come Simona, vuole solo gridare che si può essere normali, pur non avendo braccia, perché si ha cuore e testa per vivere e mettersi in gioco più di chiunque altro. Alla sua brillante carriera di pittrice si aggiungono numerosi successi anche nel campo della danza. Simona è stata ambasciatrice per la danza nel Grande Giubileo del 2000, inserendosi anche nella Grande Enciclopedia multimediale del Vaticano. Ha ricevuto il Premio Michelangelo per l’arte e per la danza, il premio della critica al concorso per coreografi di Hannover e in occasione dell’Holland Dance Festival. Testimonial del Pescara Dance Festival, nell’edizione 2003. È stata protagonista della cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi di Torino 2006. Un Successo dietro l’altro per Simona, che da poco ha anche scritto un libro, “Cosa ti manca per essere felice?” . Tutto quello che Simona Atzori riesce ad esprimere lo dimostra giorno dopo giorno con la sua arte e con la sua vita, una vera signora di eleganza e femminilità, consapevole che la sua vita non è fatta di limiti, perché «spesso i limiti non sono reali,i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda».
Lascia un Commento