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Siffredi e Animalisti: allusioni offensive

Siffredi e Animalisti: allusioni offensive

Rispettiamo gli animali, ma le donne? Anche Carfagna contro la pubblicità lesiva, ora la parola al Giurì

Mercoledi, 10/08/2011 -
Anche Mara Carfagna, Ministra per le pari opportunità, ha provveduto a inoltrare all’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria il manifesto lesivo della dignità che era stato segnalato in luglio da Patricia Adkins Chiti, Presidente della Fondazione Adkins Chiti Donne in Musica. “Ringrazio le tante associazioni che hanno dimostrato una particolare sensibilità al problema e ci segnalano pubblicità fuorvianti” ha scritto Carfagna nella lettera rivolta alla Fondazione. Proprio Adkins Chiti quest'anno ha scritto molte lettere di protesta (a nome della rete di oltre tre mila musiciste italiane), in merito alla pubblicità che degrada la figura femminile. L’ultima in ordine di tempo è stata proprio la lettera che segnalava uno spot pubblicitario contro l'abbandono dei cani il cui testimonial è Rocco Siffredi, attore di film porno. Claim della campagna: “Ho sedotto e abbandonato. Ma non il mio cane”. Insomma le donne valgono meno di un cane.

“Il recente protocollo d’intesa firmato con lo IAP (siglato il 26 gennaio 2011 in relazione alla comunicazione commerciale con contenuti di genere, ndr) ha permesso al Ministero per le Pari Opportunità di intervenire concretamente nel ritiro di immagini offensive femminili” fa sapere ancora Carfagna, invitando le associazioni a continuare a trasmettere tali informazioni.

Lo IAP (Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria) funziona molto bene. Chiunque ritenga una pubblicità lesiva verso una certa categoria di persone, oppure violenta, ingannevole, denigratoria, fuorviante, ecc., può compilare il modulo online http://www.iap.it/it/messaggi.htm motivando in modo conciso ed esaustivo le ragioni della segnalazione. Entro pochi giorni, arriva una conferma di ricezione del modulo, quindi il Comitato di Controllo si riunisce nel giro di poche settimane e si esprime in merito. Nei casi più gravi può essere disposto il ritiro immediato della campagna che violi il codice di Autodisciplina. Chi ha segnalato la pubblicità riceve infine riscontro via e-mail con l'esito e le relative motivazioni.



(10 agosto 2011)

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