“Le connessioni pericolose” di Luciano di Gregorio danno il via a Siena ad una mini-rassegna di genere, perla della XXII edizione della Festa del libro per ragazzi
Sabato, 10/11/2012 - In una cornice densa di storia, accogliente e pregnante, si è compiuta la prima tappa di questo itinerario fra “letture e parole di genere”, volendo così sciogliere l’espressione che condensa il titolo di questa “rassegna nella rassegna”, che percorrerà nei prossimi giorni diversi sentieri della città del palio. Al calar del sole di venerdì 9 novembre scorso, in una delle stanze dell’Istituto Storico della Resistenza Senese (Via Malavolti, 9 53100 Siena), si è svolto il primo dei cinque incontri previsti: una sorta d’immersione in un’atmosfera raccolta, dove ogni angolo e mattone è pensato per trasmettere il peso e il valore della “memoria”, ma in questo tardo pomeriggio l’ospite d’eccezione è un “gran librino”, come viene definito il testo su cui si accendono le luci della serata.
Il sipario della mini-rassegna di genere LettureGeneriParole si apre con un dibattito su “Le connessioni pericolose: sesso e amori virtuali”, edito da Unicopli e redatto da Luciano di Gregorio, psicologo, psicoterapeuta e gruppo analista. L’autore è stato presentato dalla portavoce dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Siena, Roberta Guerri, che ha introdotto la riflessione con alcune osservazioni scaturite dalla lettura: innanzitutto ha posto al centro della discussione la diffusione della pratica del sesso virtuale fra gli uomini, che ne sono i maggiori fruitori anche per l’opportunità di poter vivere in tal modo il rapporto in modo rapido e senza coinvolgimento, mentre le donne sembrano porre maggiore attenzione alla “cura della relazione”, andando alla ricerca di un maggiore coinvolgimento affettivo. Nell’immediato, il primo stereotipo sembra pienamente confermato! Ne emerge anche un altro, quello che concerne la corporeità negata: l’alterità diviene relativa, annientata dall’interesse per il proprio piacere, motore di quella pericolosa connessione. Per secoli private dell’anima, ora nel mondo informatico le donne vengono usurpate del loro corpo, controllato, parcellizzato, mercificato anche a livello virtuale (cfr. capitolo del libro sulla reificazione della donna). Provocatoriamente, forse nella speranza di potervi cogliere una modalità “sana” nell’accostarsi al sesso virtuale, è avanzato l’interrogativo se in quella dimensione possa intravedersi l’ombra della libertà sessuale teorizzata da Carla Lonzi, femminista radicale e militante negli anni ’70, anche se è evidente che l’ossessiva priorità del piacere oscura la persona, in modo appunto pericoloso.
La parola passa quindi ad un altro lettore del librino presente al tavolo della discussione, Andrea Marzi, che affonda lo sguardo nei meandri della mente umana e offre del fenomeno una interpretazione psichiatrica, tracciando il complesso sfondo che induce a simili comportamenti per cui adotta un neologismo come “narcinismo”, ovvero la fusione di narcisismo e cinismo può giustificare atti che possono sfociare in disturbi. Certo, la tecnica contribuisce a alimentare tale nuovo stile emotivo e erotico, che assiste al massimo della “smaterializzazione” in uno spazio virtuale ipermaterializzato, ecco determinarsi quella idiosincrasia tanto pericolosa che conduce alla reificazione del tutto, non solo della donna!
L’autore interviene quindi ad arricchire la conversazione, con ulteriori elementi sulle ragioni che hanno indotto alla ideazione del “librino”, nato da una serie di sedute psicanalitiche che avevano sollevato la difficoltà ricorrente a conciliare sessualità e affettività. Vengono evocate note teorie freudiane, in precedenza trascurate dallo stesso Di Gregorio e ora (necessariamente?) rispolverate per cercare di dare una spiegazione all’insorgenza di “passioni fredde” giocate in un registro immaginario dove i corpi sono sostituiti dalle immagini. Proprio la presenza-assenza dell’altro eccita la fantasia di possederlo, anche se l’immaterialità e l’idea di padronanza spingono su un piano di perversione, ecco che la liaison o connexion diventa pericolosa!
Non solo e non necessariamente la solitudine è all’origine di tali comportamenti, ma una condizione di sofferenza in un universo dove regna la logica della mercificazione. La libidine è la sola motivazione “positiva” che è stata individuata in tali pratiche, destinate a restare abitanti di un mondo virtuale, alieno alla realtà lì dove non hanno diritto di cittadinanza.
La manifestazione che con la lettura si propone di resistere alla mercificazione della mente e di sollevarla in un volo salvifico è dunque entrata nel vivo, ma continuerà nei prossimi giorni ad animare alcuni luoghi della città entrando nelle biblioteche, nelle librerie e nelle scuole per sollevare dibattiti e nutrire riflessioni, anche sul genere e i diritti delle donne.
La settimana prossima, la seconda della festa dedicata a giovanissimi e non solo, tre date sono destinate a incontri sotto il segno di LettureGeneriParole (12 – 16 – 17 novembre), per poi giungere alla conclusione della mini-rassegna al/sul femminile il 22 novembre con un incontro sulle action heroines – “Donne armate” – e il “sessismo democratico”. Tutto all’insegna di un volo che solleva dal frastuono della folla e invita a planare su paesaggi non riservati alle donne, ma esclusivi perché accoglienti di una parola declinata al femminile, uno spazio dove la loro voce potrà trovare ascolto e prendere forma visibile.
Per informazione sugli eventi in programma, consultare il sito della Provincia di Siena: http://www.provincia.siena.it/
All’interno della manifestazione, IV SALONE EDITORI SENESI
Siena, spazio espositivo Camera di Commercio Senarte (via Tozzi 2)
Apertura dal 7 al 25 novembre con orario 10,30 – 19,30
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