INAIL e oltre - Un progetto di supporto delle aziende nell’applicazione della normativa di sicurezza
Avino Maria Rosa Domenica, 12/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010
di Maria Rosa Avino
Un accordo (tra INAIL, Università, ASL, DPL, Provincia e Comune di Modena, Collegio dei Geometri e Ordine degli Ingegneri, Associazione dei Geometri liberi professionisti, LAPAM, CNA, Confindustria, Confindustria ceramiche, ConfapiPMI, Legaccop, Confcooperative, Confesercenti) per avviare un progetto di supporto delle aziende nell’applicazione della normativa di sicurezza.
Il progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica” è il frutto di un attento lavoro di ascolto e di analisi delle problematiche che le aziende si trovano quotidianamente ad affrontare, sia nell’applicazione della normativa obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, sia nello sforzo per garantire livelli di sicurezza sempre migliori.
Lo scopo che si pone è quello di riuscire a rispondere efficacemente e tempestivamente ai bisogni delle aziende, creando sul territorio uno strumento e una organizzazione in grado di fornire loro assistenza costante in materia di sicurezza sul lavoro, altamente qualificata, ma poco onerosa, con attenzione a tutti i settori produttivi.
La struttura organizzativa del progetto prevede un Comitato Tecnico Scientifico, composto da esperti del mondo universitario, dell’ INAIL, dell’ASL e della DPL, e da tecnici provenienti dalla quasi totalità delle associazioni di categoria modenesi; collaboreranno anche Provincia e Comune di Modena per favorire la massima diffusione e valorizzazione dei prodotti realizzati dal Comitato e curare il coordinamento con altre iniziative in atto sul territorio.
Il Comitato Scientifico affronterà argomenti e problematiche proposte ogni anno dalle associazioni imprenditoriali (che daranno voce alle concrete esigenze delle aziende), con riferimento alle quali svolgerà innanzitutto attività di ricerca, sintesi delle buone prassi già sperimentate, promozione della cultura della sicurezza a favore delle aziende, di studenti universitari, e di quanti possono essere interessati. Per ogni tematica in programma realizzerà un elaborato che risponda agli obiettivi fissati dalla programmazione annuale. Gli strumenti tecnici previsti dal progetto, tutti finalizzati alla realizzazione di obiettivi specifici e gestiti dal Comitato Scientifico, sono molteplici.
1) Comunità di pratica tra aziende che condividono volontariamente le proprie esperienze nella logica della diffusione di buone pratiche: si attiva intorno a singole tematiche e si struttura in un gruppo di aziende a struttura paritetica con lo scopo di scambiare ed accrescere reciprocamente le conoscenze.
2) Laboratori tecnici che su specifiche tematiche portano avanti progetti e/o sperimentazioni a favore di un gruppo di aziende che ne fanno richiesta.
3) Gruppi di lavoro di studenti universitari: principalmente dei Corsi di Laurea in Ingegneria Ambientale e Ingegneria Meccanica (ma la frequenza sarà consentita a tutti gli studenti che lo desiderano), che avranno la possibilità di approfondire la propria formazione, essere facilitati e guidati nelle attività di stage con le aziende e, previa verifica delle conoscenze acquisite, beneficiare del riconoscimento di crediti formativi.
4) Worshops organizzati per ogni tematica annualmente programmata.
Il Comitato Scientifico è dunque lo strumento tecnico elaborato per supportare le imprese nell’applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa, e come punto di riferimento per attività di studio e ricerca potrà garantire lo sviluppo di conoscenze di alto profilo sul territorio, in termini di contenuti e competenze, sulle tematiche di sicurezza, da mettere a disposizione della collettività
“Si tratta di un progetto innovativo e complesso - precisa il direttore della sede INAIL di Modena Dott. Antonio De Filippo - perché gli argomenti sono molteplici, gli obiettivi ambiziosi e numerosi i soggetti coinvolti; ma questi sono anche punti di forza che devono essere sapientemente direzionati allo studio e alla ricerca di indicazioni concrete ed efficaci da applicare nelle aziende per assicurare migliori livelli di sicurezza per i lavoratori. Il progetto mira quindi al cuore della materia prevenzionale: l’azienda. E come modalità di funzionamento la scommessa è anche quella di innescare un circolo virtuoso che, grazie all’ampia adesione raccolta dal progetto sul territorio e attraverso la condivisione di competenze ed esperienze di alto livello, favorisca ed alimenti con continuità principi di solidarietà sociale e collaborazione, nella ricerca di un continuo miglioramento del livello complessivo delle conoscenze e delle pratiche in materia di sicurezza sul lavoro: l’Inail ente che presiede alle attività di tutto il progetto intende impegnarsi molto anche su questo versante”.
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