Un incontro promosso da ARCIDONNA ONLUS, ANDE Palermo, AIDDA Sicilia, OFFICIUM sul significato della doppia preferenza nella cornice normativa e della Costituzione
Si è svolto venerdì 15 ottobre, nella Sala Mattarella dell'Assemblea Regionale Siciliana, il seminario sui DDL aventi ad oggetto la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale fortemente voluto da ARCIDONNA ONLUS, ANDE Palermo, AIDDA Sicilia, OFFICIUM, con il contributo scientifico dei costituzionalisti dell'Università di Palermo, Dipartimento di Giurisprudenza, Proff. Giuseppe Verde, Marco Armanno, Elisa Cavasino e Laura Lorello."Rappresentanza di genere all'ARS: confronto e proposizioni per il raggiungimento della doppia preferenza" è il titolo.
Sin dalle relazioni introduttive degli esperti è stato messo in chiara evidenza come la precettività dell'art. 51 Cost. con riguardo al diritto di voto sia ormai valore indiscusso nella normativa vigente (tra tutte la L. 165/2004) e nella giurisprudenza della Corte di legittimità.
La doppia preferenza non è un obbligo per l'elettore/trice ma una facoltà che gioca a favore della piena realizzazione della democrazia paritaria e dell'uguaglianza di genere promossi dall'art. 3 e dall'art. 51 della Carta Costituzionale. Per questi motivi la Sicilia non può più attendere ad introdurla nel suo ordinamento per le elezioni dell'ARS accogliendo così un percorso virtuoso che superi il dato autonomistico troppo spesso – come rilevato dal prof. Verde – usato come scudo per rallentare i processi di sviluppo della società siciliana. La disciplina di questa previsione, nella forma che prenderà muovendo le mosse dai DDL ad oggi depositati alla I Commissione Affari Costituzionali, sarà in questo senso "acceleratrice di modifiche culturali" – come detto dall'On. Marianna Caronia nel suo intervento – e cioè una molla ad un cambiamento di paradigma nella partecipazione politica delle donne, i cui vantaggi si vedranno in una maggiore capacità della politica tutta di governare i tempi e i processi complessi del vivere odierno.
Allo stesso modo importanti le "strategie di contesto"che dovranno sostenere le donne nell'impegno attivo nel governo della cosa pubblica. Di queste azioni dovrà occuparsi adesso il PNRR e saranno il sostrato fondamentale per dare pienezza al dato normativo.
Significativi tutti gli interventi dei politici intervenuti in presenza (Eleonora Lo Curto dell'UDC, Giuseppe Lupo del PD, Marianna Caronia della Lega, Roberta Schillaci del Movimento 5 Stelle) e da remoto ( Stefania Prestigiacomo di Forza Italia e Nicola D'Agostino di Italia Viva).
Hanno anche preso la parola Paola Catania, Consigliera Nazionale dell'ANDE e Milena Gentile presidente di Emily Palermo ricordando anche l'impegno concreto delle loro associazioni per la composizione equilibrata della Giunta Regionale. Su questo punto interessante l'apertura dell'On. Lupo nel senso di inserire nel DDL di cui è primo firmatario la previsione non più del 40% al genere meno rappresentato negli incarichi assessorili, ma del 50% , con superamento immediato della proporzione del terzo al genere meno rappresentato contemplato dalla L.R. 26/2020 che si applicherà nella nostra Regione dalla prossima legislatura.
Valeria Ajovalasit presidente di ARCI Donna, Marianna Amato presidente di ANDE Palermo, Ornella Laneri presidente di AIDDA Sicilia e Giulia Noera presidente di Officium, hanno quindi chiuso la giornata ribadendo l'importanza del coinvolgimento dei costituzionalisti dell'Università per sostenere la migliore scelta tecnica sul testo di legge da portare in Aula, auspicando inoltre quanto prima un nuovo incontro con i capigruppo e con il Presidente dell'ARS Gianfranco Miccichè per sollecitare la calendarizzazione del voto sull'introduzione della doppia preferenza di genere – possibilmente da esprimere, come proposto dall'On. Caronia, in maniera palese - che permetterebbe alla Sicilia di segnare un importante passo in avanti verso il rispetto pieno del portato costituzionale
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