Due recenti proposte di legge accendono i riflettori sulle vittime delle marocchinate, che ancora oggi non hanno ricevuto parole di verità sugli stupri di gruppo subiti quaranta anni fa
Sabato, 08/06/2024 - E’ del mese scorso la notizia che il sen. Maurizio Gasparri (FI) ha presentato un disegno di legge per l’istituzione di una giornata in ricordo delle vittime degli stupri di gruppo, di cui si macchiò durante la Seconda guerra mondiale un corpo di spedizione francese formato da truppe coloniali. Si richiede che il 17 maggio, come è previsto anche nella mozione approvata poco tempo fa dal consiglio regionale del Lazio, sia riconosciuto come “Giornata nazionale in memoria delle Marocchinate”, per “promuovere iniziative ed eventi celebrativi, con il coinvolgimento di scuole, università ed enti del terzo settore. È nostro dovere far sì che ci sia una corretta informazione sui terribili fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese" ha concluso il sen. Gasparri.
Maria Maddalena Rossi, presidente nazionale dell’UDI, nonché parlamentare del Pci, visitò ripetutamente tutti i paesi del Cassinate, accompagnata da donne locali ed anche da Luciana Romoli, dell’Associazione Ragazze Italiane, per parlare con le donne testimoni o vittime delle violenze. Malgrado le grandi difficoltà economiche e logistiche, fecero i conti con donne piagate, con malattie e povertà estrema, con gravidanze forzate e racconti di neonati morti troppo facilmente, appena venuti alla luce, per “raffreddore” , oppure affidati ad altri. Ebbero modo di conoscere la rabbia dei mariti e i suicidi, come anche l’abbandono dello Stato. Da atti ufficiali della Prefettura di Frosinone e dagli storici in genere questo impegno di condivisione, solidarietà ed aiuto fu definito come l’intervento delle comuniste dell’UDI in Parlamento. Grazie al loro lavoro casa per casa, comprovato dagli atti presenti nell’archivio centrale dell’UDI, le sopravvissute rivendicarono pubblicamente il diritto alla pensione di guerra in un convegno tenutosi a Pontecorvo nel 1951, osteggiato dalle forze dell’ordine e dal ministro Scelba.
Lascia un Commento