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Sfogliando ‘noidonne’ di tanti anni fa

Sfogliando ‘noidonne’ di tanti anni fa

- Spigolando tra tavola e tradizioni

Ortensi Paola Domenica, 17/03/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2013

Marzo 2013 si presta bene perche sul filo del rasoio fa sua Pasqua, oltre San Giuseppe , l’inizio della Primavera e ovviamente la giornata della donna. Questo ci ha stimolato a spigolare su ‘noidonne’ di tanti anni fa alla ricerca di ricette tradizionali e altro che abbiamo recuperato per i nostri giorni di festa.



Febbraio 1951. Con le ricette di Carla ‘noidonne’ propone la frittata alla piacentina. Tre cucchiai di pane grattato, un bicchiere di panna e un pizzico di noce moscata. Quando il pane avrà assorbita la panna amalgamare con 6 uova e qualche pezzetto di burro. Cuocere come una frittata comune.



Marzo 1952. ‘noidonne’ suggerisce la ricetta per i famosi bignè o ciambelle di San Giuseppe, che è il 19 marzo. La ricetta prevede un obiettivo di 30 pezzi. Ingredienti: 1/5 d’acqua, 60gr di burro, 20gr zucchero, un pizzico di sale, 180gr di farina, scorza di limone, 2 tuorli d’uovo e 2 uova intere. Preparazione: mentre l’acqua bolle aggiungere la farina e lasciare tre o quattro minuti. Quando il tutto è quasi freddo, mettere la scorza di limone e le uova una alla volta. Coprire con un panno umido ripiegato più volte e lasciare riposare. Friggere a cucchiaiate nello strutto appena caldo in modo che bignè e calore crescano insieme.



Marzo 1953. Con Valentino (firma del dispensatore di ricette del tempo) ‘noidonne’ propone un magnifico dolce di Pasqua. Ingredienti: 6 uova,150gr zucchero, 150gr farina bianca, 50gr farina di mandorle, 50gr scorsetta arancio candita tagliata in pezzi piccolissimi. Preparazione: in una terrina i 6 tuorli e lo zucchero girando per amalgamare bene prima di aggiungere tutti gli altri ingredienti comprese le chiare montate. Infornare in uno stampo unto per una mezzora a moderato calore. Interessante: la farina di mandorle si otteneva, ma si può ancora ottenere, sfarinando 25gr di mandorle senza pellicola aggiungendo l’equivalente di zucchero e qualche minuto al forno.



Marzo 1966. Irrinunciabili i fragranti carciofi alla giudia. Privati di tutte le foglie dure, mondati i gambi, posti in attesa in acqua acidulata con limone, occorre premerli sul tavolo in modo che le foglie si aprano formando un fiore. Immergerli in olio abbondante fino a che non divengano croccanti e dorati. Tolti col mestolo forato salateli e pepateli prima di servire.



Aprile 1954. Troviamo dei magnifici gnocchi di prosciutto. Ingredienti: besciamella con due cucchiai di farina, noce di burro e latte; 2 patate lessate, 100gr di prosciutto cotto tritato, due uova. Preparazione : amalgamare il tutto e procedere come gnocchetti tradizionali.



Marzo 1955. Per la giornata della donna ‘noidonne’ intervista una serie di personalità maschili del mondo dello sport, del cinema, della politica e della cultura tra cui Eduardo De Filippo. Sorpreso nel suo camerino al teatro Odeon, allargando le braccia Eduardo esclama “amo tutte le donne del mondo e perciò l’8 marzo lo dedico ad esse. Una cosa in particolare: vorrei che quel giorno fosse felice soprattutto per le donne della mia terra: le donne napoletane.“ Trascriviamo e rilanciamo un augurio tanto significativo.



Anche 60 anni fa Pasqua venne di marzo, Giulia che si occupava di passatempi e tradizioni, propone di ornare uova sode con colori a tempera vivaci: disegni di fantasia o carta colorata ritagliata con forme le più varie. La proposta poi era di nascondere le uova in un cestino coprendole di foglie e fare una sorpresa ai bimbi per cui scoprirle sarebbe stata una gioia!!



ortensipaola@tiscali.it







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