Lunedi, 13/02/2017 - Con il secondo appuntamento dedicato al regista Jože Babič, in programma mercoledì 15 febbraio alle 18 al Kulturni dom, il Kinoatelje inizia a festeggiare anche il proprio compleanno. La serata condotta dal presidente dell’associazione Aleš Doktorič, sarà infatti un’occasione d'incontro per i collaboratori e gli amici di questa realtà che nel 2017 celebra il suo 40° anniversario. L’evento, uno dei tre pensati per la celebrazione del centenario della nascita di Jože Babič, vedrà la proiezione dell’ultimo lungometraggio del regista dal titolo “L'ultima stazione” ('87, 1971), la storia di un partigiano qualunque, deluso dalla società socialista del dopoguerra.
“Babič fu un grande amico del Kinoatelje e del suo fondatore Darko Bratina, e noi lo ricordiamo con gratitudine nell'anno del suo centenario. Forse non fu una coincidenza che la prima uscita pubblica del Kinoatelje come circolo, era il giugno 1977, si fece proprio in sua compagnia, con una visione del film “Tre quarti di sole”, girato a Nova Gorica”- ricorda Doktorič. Il Kinoatelje da allora ha fatto molta strada, sempre nel segno della cultura cinematografica e del dialogo interculturale come allora era nella visione del suo fondatore Darko Bratina. A lui è dedicato il festival che verrà portato avanti anche nel 2017 e che negli anni ha premiato autori come Dalibor Matanić, Villi Herman e Ruth Beckermann. Il Kinoatelje è attivo nel campo del cinema e dell’audiovisivo non solo con le proiezioni, ma come nucleo polivalente per progetti interculturali attuati su entrambi i lati del confine. All’opera di documentazione e conservazione unisce l'organizzazione e la promozione di eventi, iniziative editoriali, di produzione e distribuzione audiovisiva. Quest’anno porterà avanti le sue attività anche alla Carinarnica, sull’ex confine di via San Gabriele. Si continuerà a lavorare su Nora Gregor, un nome ora recuperato nella memoria collettiva della città. Proseguirà pure la produzione. Ad oggi sono più di trenta titoli nati dalle fucine del Kinoatelje, in gran parte documentari che raccolgono testimonianze di chi vive sulla frontiera italo slovena, firmati da Nadja Velušček, Anja Medved, Alvaro Petricig, Dorino Minigutti ma anche Matteo Oleotto, che con il Kinoatelje ha realizzato il suo primo cortometraggio. Per il prossimo futuro, infine, l’associazione desidera investire molto sui progetti educativi. Adesso è in atto un workshop supportato dalla Regione FVG che coinvolge le scuole del territorio regionale, con il quale si vogliono avvicinare i giovani all’attuale problematica dei profughi, ricordando che molti dei nostri avi furono costretti a lasciare le loro case durante la Prima guerra mondiale. Il progetto finirà con una mostra in giugno al Trgovski dom di Gorizia.
Lascia un Commento