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SEMI, DONI DI VITA

SEMI, DONI DI VITA

Biodiversità - Donne in Campo (CIA) incontra Vandana Shiva: il diritto di salvare i semi per difendere le culture

Domenica, 27/05/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2012

La biodiversità è l’insieme di specie viventi, varietà e variabilità degli organismi che vivono sulla Terra frutto di miliardi di anni di evoluzione. È di vitale importanza per l’umanità, visto che costituisce la sua fonte di cibo, acqua e aria pulite e svolge un’attività di stabilizzazione climatica, veicola l’impollinazione delle specie selvatiche e coltivate e funge da protezione per le inondazioni. È garanzia di equilibrio biologico per tutti gli habitat e di salute per gli esseri umani. L'Italia è uno dei paesi europei più ricchi di biodiversità sia animale che vegetale ed è lo stato d’Europa che conta il maggior numero di specie di piante con semi. Molte associate Donne in Campo sono impegnate da anni nella conservazione di semi a rischio scomparsa, nella coltivazione di varietà antiche di frutta e vegetali, nella preservazione di razze animali a rischio estinzione. A fine maggio, nell’ambito della manifestazione Terrafutura tenutasi a Firenze, si è tenuto l’incontro “Le donne per la biodiversità: innovazione nella tradizione, occasione per Donne in Campo di incontrare Vandana Shiva”. La filosofa e scienziata indiana è alla testa di un movimento mondiale a difesa della biodiversità e considera fondamentale il ruolo degli agricoltori e in particolare delle donne per operare un cambiamento che porti a utilizzare anche e soprattutto i semi autoctoni e a conservare le varietà agricole dei territori.

Fra gli interventi, moderati da Susanna Petruni Vicedirettora TG1 Rai, quelli di Maria Annunziata Bizzarri, Presidente Toscana e Vicepresidente nazionale Donne in Campo; Mara Longhin, Presidente nazionale; le imprenditrici agricole Elisa Bigiarini (Arezzo), Manuela Cozzi (L’Aquila) e Barbara Gobbi (Ancona). Nel corso dell’iniziativa si è realizzato uno scambio di semi tra le imprenditrici agricole Donne in Campo di varie parti d’Italia e il mercatino di stoffe “Fibre per la libertà”.

Vandana Shiva ha portato l’esperienza della sua Associazione “Navdanya”, che significa “9 semi” (simboleggia la protezione della diversità biologica e culturale) e anche il “nuovo dono” per le sementi come beni comuni sulla base del diritto di salvare e condividere i semi. Nel contesto odierno di distruzione biologica ed ecologica, donare semi è un dono di vita, una difesa del patrimonio e della continuità. Conservare i semi è conservare la biodiversità, difendere la consapevolezza del loro utilizzo è preservare cultura.





Elisa Bigiarini e il cece Pergentino

“Noi siamo principalmente viticoltori, ma insieme ad aziende del mio comune abbiamo il cece Pergentino. […] Le caratteristiche, a parte la facilità di coltura, sono la grande adattabilità al terreno delle nostre zone, le dimensioni molto ridotte, la buccia rugosa e un sapore più marcato anche dopo la cottura. […] Attraverso la qualità possiamo avere cibo genuino. Fra l’altro, in una vigna degli anni ’60, abbiamo scoperto di recente una varietà strana e abbiamo deciso di indagare più a fondo, coinvolgendo l’Istituto di selvicoltura. Ci piace essere i detective della biodiversità!” (info@tenutalacasuccia.it)



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Manuela Cozzi e la pecora sopravvissana

“Facciamo allevamento estensivo e transumanza di pecora sopravvissana. È una razza eccellente per lana, latte e carne. Oggi non la alleva più nessuno. Trent’anni fa la lana si vendeva a 5.000 lire al chilo, oggi solo a 50 centesimi, e dire che è la migliore del mondo, seconda sola alla neozelandese. […] Fra le specie tipiche delle nostre zone, abbiamo anche la solina, un grano antico di montagna, e altre varietà orticole: il pomodoro a cuore di Sulmona, l’aglio rosso, lo zafferano. Con l’associazione Semina Valle portiamo avanti il progetto “adotta una pecora” per salvaguardare l’attività pastorale e le attività connesse tra cui la coltivazione di olivi e di piante di mele (abbiamo un pomario con 15 varietà, dalla limoncella, alla mela piana, la mela gelata, la mela rosata e altre che rischiano di scomparire).[…] È un sistema virtuoso che può innescare opportunità di lavoro. Anche la contingenza della crisi economica attuale porta a riflettere sul concetto di decrescita: consumiamo meno, consumiamo meglio. Dalle energie rinnovabili al bio agriturismo, valorizziamo la qualità dell’ambiente, le tecniche di produzione naturali. Siamo anche parte della rete Wwoof (World Wide Opportunities on Organic Farms), progetto di scambio culturale che coinvolge volontari da tutto il mondo. […] Qui si scoprono modelli non legati al consumismo e che ci sono modi diversi di stare al mondo, si aprono nuovi orizzonti”. (info@laportadeiparchi.it)



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Lucia Andreotti e il grano marzolo

“Durante la guerra il nostro vicino aveva sotterrato in una damigiana i semi del grano marzolo e dopo la guerra lo ha ritirato fuori. Poi tutti lo abbiamo riseminato. È un grano antico il nostro, io mi ricordo che i miei nonni lo chiamavano il granino, il grano marzolo, che si semina a marzo quando è passato il freddo. Qui c’era la linea gotica, si son passati dei momenti brutti in tutti i sensi, i tedeschi in ritirata prendevano tutto, galline, maiali, mucche. […] Qui ho sperimentato l’autosufficienza alimentare. È stata una bella esperienza, anche se lì per lì è stata una scelta contro corrente, parliamo di quaranta anni fa! Io sono del 1936 […] Se si semina si mangia, la mia mamma me lo diceva sempre.. […] Il nostro piatto famoso, quello della festa, sono i maccheroni di pasta fatta a mano con sugo di carne, oppure la pasta e fagioli. E poi c’è il pane. Che buono! […] Si dice ‘sotto la neve pane, sotto l’acqua fame’, perché il grano che si seminava in ottobre andava perduto con facilità se l’inverno era piovoso: potevano ghiacciare le radici e moriva. Invece quello marzolo era più sicuro”. (luciandreotti@alice.it)



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Barbara Gobbi e le vacche marchigiane

“Di cosa posso parlare io, ex programmatrice veneta insediata da poco nelle Marche? […] Tutto è nato qualche anno fa quando io e mio marito Gabriele abbiamo iniziato a sentirci inadeguati rispetto al lavoro che facevamo e in generale alle modalità di vita proposte dal ‘ricco nord est’. […] Sentivamo il bisogno di riconquistare il contatto con la natura. Ma davvero volevamo lasciare due posti di lavoro? Con un briciolo di incoscienza abbiamo preso contatti con l'azienda Valdifiori, un luogo costruito con caratteristiche ecosostenibili, con produzioni locali e biologiche, per gestire un allevamento allo stato semibrado di vacche marchigiane. […] La vacca marchigiana, in via di estinzione, nasce a metà del XIX secolo, dall'incrocio di bovini di ceppo podolico con soggetti di razza chianina e, successivamente, dall'unione delle meticce chianine-marchigiane con tori di razza romagnola. È un animale molto resistente alle malattie e agli ectoparassiti. Offre carne di elevata qualità con forte concentrazione di acidi grassi insaturi della famiglia degli omega-3 e CLA, fonte importante di proteine e minerali soprattutto ferro e zinco e basso contenuto di lipidi. Mi occupo anche del recupero di erbe spontanee: fiordaliso, elicriso e santoreggia. […] Vogliamo offrire un futuro ai nostri figli. Penso sia giusto ritrovare l'armonia con la natura. Solo in questo modo potremmo guardare al futuro in modo sereno e positivo”. (info@valdifiori.it)



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FESTIVAL DELL'AGRICULTURA

Si è tenuto a Desenzano del Garda il Festival dell'AgriCultura, organizzato e realizzato da Donne in Campo Lombardia. Le imprenditrici lombarde si sono poste un obiettivo ambizioso, ma fondamentale: rendere i cittadini consapevoli dell’importanza che l'agricoltura ha nella vita di tutti. L'agricoltura è cultura dell'essere umano e della terra; produce alimenti, garantisce la salubrità dei cibi, salvaguarda il territorio, procura benessere per tutti. Nel corso della storia ha accumulato un deposito di cultura che aspetta solo di essere rivisitato, arricchito, consegnato alla società.

Il festival, ricco di incontri, racconti, proiezioni, mostre, laboratori, documentari, convegni, mercati, ha visto la partecipazione di tante associate. Tra i relatori, la presidente nazionale Mara Longhin e la vicepresidente M. Annunziata Bizzarri. Hanno partecipato anche la coordinatrice Serena Giudici e Paola Ortensi, la mai dimenticata artefice della costituzione di Donne in campo nazionale, oltre che dirigenti e imprenditrici di altre regioni.

Donne in campo Lombardia

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