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SEAO Rise. Ritorno alla cultura femminile

SEAO Rise. Ritorno alla cultura femminile

- Il nuovo progetto della Scuola Elementale di Arte Ostetrica alla riscoperta del nostro valore e dei nostri valori. E' il progetto SEAO Rise

Francesca Rugi e Anna Maria Rossetti Lunedi, 09/05/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2016

La Scuola Elementale di Arte Ostetrica (SEAO) nasce nel 1996 su un progetto di Verena Schmid, ostetrica e formatrice in Italia e all’estero, ed è da oltre vent’anni un punto di riferimento per l’aggiornamento e la formazione post universitaria dedicata a operatori e operatrici della nascita La SEAO, oltre ad essere casa editrice di letteratura specialistica e di settore, è uno dei centri internazionali propulsori della cultura della buona nascita, per una assistenza ai processi riproduttivi femminili che sia più vicina ai bisogni delle donne, dei bambini e delle famiglie.

In questa collaudata realtà culturale nasce il progetto SEAO Rise, con cui la SEAO vuole dare un segnale importante di presenza nella società civile, estendendo i propri principi e promuovendo la cultura del femminile oltre i confini dell’assistenza alla donna.

La SEAO ha sempre considerato la salute biologica della donna non scindibile dalla sua salute sociale, dalla tutela dei diritti, dalla conoscenza dei propri specifici strumenti. Con questa precisa visione il tema della nascita è sempre stato affrontato: mettendo la donna al centro e puntando sulle sue risorse. Risorse immense, doni utilizzabili in ogni momento del ciclo di vita della donna. La consapevolezza del sapere biologico del corpo è fondamentale per la salute fisica-psichica-emotiva-sociale delle donne ed è essenziale per un reale e concreto recupero della profonda cultura del femminile.

C'è stata un'epoca lontanissima, di cui abbiamo perso la memoria, in cui la vita delle comunità era determinata dal tempo del corpo delle donne. Quando ancora la luce della luna regolava i cicli ovulatori, le donne mestruavano insieme, e insieme si ritiravano nelle tende rosse, allontanandosi dalla comunità. Non perché considerate impure, come più tardi è accaduto in molte culture, bensì perché rispettate nel bisogno di riposo, cura, condivisione con le sorelle di sangue.

In questi tempi remoti il corpo delle donne era considerato sacro perché capace di generare, ma anche perché capace di nutrire i piccoli e di sanguinare ogni mese rinnovandosi e ritrovando nuove forze invece che morire.

Dalla semplice osservazione del proprio corpo e delle sue capacità, le nostre antenate crescevano affidandosi ad esso e lasciandosi guidare dalle sue competenze. In un tempo in cui non era ancora stata operata l'innaturale e dannosa opera di scissione, le donne vivevano utilizzando l'intero funzionante sistema corpo-spirito-emozioni-rete femminile. Sistema che richiede di essere integro per far sì che le donne restino in salute e possano esprimere pienamente le loro potenzialità.

Non è casuale che il corpo delle donne sia stato il centro della repressione della cultura patriarcale. Su di esso si è accanita e continua ad accanirsi la coercizione fisica, morale, culturale. Perché allontanare le donne dalle risorse del loro corpo significava mutilarle delle loro capacità e limitarle.

La consapevolezza della necessità di riappropriarsi della relazione profonda con il corpo e con i reali strumenti del femminile si sta facendo strada in molte donne, che sono in cammino su questo percorso e che nuovamente abitano questo spazio culturale, sociale e biologico. Lo fanno in modi diversi: riportando in vita loro specifica e antica cultura, riscoprendo la rete della sorellanza, ripensando una nuova dialettica per combattere la cultura dello stupro, reclamando i diritti del lavoro, lottando per i diritti umani lungo il percorso della maternità.

Si stanno così riappropriando del proprio corpo e delle sue risorse, del suo sapere e del suo valore.

Si riappropriano della loro spiritualità.

Si riappropriano del loro diritto ad essere ascoltate, tutelate, sostenute.

Cuore di questo movimento è il sostegno ad un cambiamento culturale che riguarda tutti, uomini e donne, in un’ottica umanista volta a riconoscere le diversità di genere per unire la società anziché dividerla.

In questa ottica nasce il progetto Seao Rise, nuovo settore della Scuola Elementale di Arte Ostetrica dedicato a tutte le donne, nato dal desiderio di promuovere la cultura femminile e sostenerla in tutte le sue forme: partendo dalla conoscenza profonda dei passaggi biologici (menarca, sessualità, mestruazioni, maternità, menopausa), del ruolo bio-sociale delle donne, fino al tema dei diritti umani e di genere.

Seao Rise sostiene, promuove e diffonde la cultura del femminile; offre terreno, nutrimento, spazio di incontro e confronto:

⁃ cura la rete di solidarietà del femminile e le sue connessioni

⁃ sostiene e dà voce ai diritti delle donne

⁃ promuove la salute della donna che è inscindibile dalle sue risorse emotive e biologiche

⁃ organizza incontri e seminari sui temi centrali nella vita delle donne.

Il neonato progetto SEAO Rise è stato presentato il 12 marzo 2016 all'Open Day della SEAO e in tale occasione sono state illustrate le sue prime azioni:

 il seminario “Happy Yoni. Viaggio nei doni della sessualità, della ciclicità, della libido: alla scoperta del piacere di essere donne” che si terrà sabato 21 maggio 2016 presso la sede della SEAO a Firenze. Sarà condotto da Anna Maria Rossetti, ostetrica esperta di cicli femminili, Francesca Rugi, storica dell'arte e vedrà la partecipazione di Bottega della Luna. La una giornata sarà rivolta a tutte le donne e, partendo dal concetto di yoni -“termine che viene dall'ambiente religioso indiano e dal sanscrito che indica l'organo genitale femminile nella sua interezza, nella sua essenza fisica e spirituale” (Elena Skoko) - verrà affrontato in modo inedito il tema dei doni della sessualità.

 la collaborazione con il nuovo progetto di Bottega della Luna, realtà storicamente impegnata nella diffusione della salute del femminile, che ha creato “Liberadì”, portale di informazione per le donne.

 il ciclo di incontri “Parole di donne”, che si svolgeranno presso la sede della Scuola a Firenze (aprile/maggio 2016), attività condotta dalla Dott.ssa Patrizia Niddomi, psicologa esperta di comunicazione dei gruppi, e volta a stimolare il confronto su temi comuni e a riattivare la connessione fra le donne quale risorsa.

L'intento di Seao Rise, non si ferma alle attività del presente. Nutrendo la cultura di genere intende operare attivamente sulle modificazioni del tessuto sociale, tracciare un futuro. Creare una dialettica fra donne e una dialettica di madri per le figlie per favorire una sana trasmissione di conoscenze e un sano ribaltamento culturale dei tabù che crea le basi per una società consapevole, dove il sapere del femminile non è più un segreto. Radicare un terreno comunicativo che sia strumento di riferimento per i genitori.

L'obiettivo è quindi anche a lungo termine, la riappropriazione della cultura del femminile parte dalle donne di oggi e attraverso di loro arriva alle donne di domani, che stanno crescendo e che cresceranno con una percezione nuovamente integra del femminile.

(Informazioni e iscrizioni: seaorise@marsupioscuola.it - tel. 055/576266)

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