Politica/ Udi La Goccia - Testimonianze, feste e canti per i venti anni dell’Udi La Goccia
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2005
A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, due luoghi di donne hanno festeggiato, come già noidonne aveva accennato sul numero di gennaio, venti anni di attività: Il filo di Arianna a Verona, presso la Società letteraria; l’Udi romana La goccia a Roma, presso la Casa internazionale delle donne.
In questo secondo incontro, numerose sono state le testimonianze “di parole politiche, di feste, di canti”. Dai racconti sulle esperienze di questi anni, in cui si sono incrociate fatiche e speranze di diverse associazioni nell’ex Buon Pastore, è giunto anche il seguente augurio di Edda Billi (presidente dell’Associazione federativa femminista italiana).
“Nel gioco degli affetti politici, che a Pompeo Magno definimmo ‘pulviscolo erotico’, l’Udi è stata per me l’incontro con la sorellanza di cui intravedemmo barlumi nel pieno delle lotte femministe; e che il tempo non ha mutato grazie solo all’Udi La goccia.
Per il resto frammenti di passioni, nostalgie assonnate, vaghe memorie intrappolate dagli accadimenti.
Recuperi e omologazioni, ritorni in massa al “personale” lasciando il “politico” nel marasma dei giochi partitici, dove le briciole di potere (e anche quelle date con parsimonia) sono i tristi premi concessi dai Signori che imperano.
Oggi le donne arrancano con fatica lungo i sentieri del potere, portando sulle spalle i pesi antichi delle violenze e delle sopraffazioni, carichi che sfibrano anche le più forti; sconfortate dall’incubo del disordine mondiale, come qualcuna l’ha definito con una piccola, grande speranza nell’anima
riuscire, comunque a raggiungere la vetta, augurandosi che una volta conquistata, non si trovino che macerie.
Forse la mia è visione troppo pessimistica, ma vivendo, come si vive, in un mondo tanto asimmetrico, in cui giustizia, libertà e amore rischiano di essere parole vuote e senza senso, la mia sconsolazione è grande,
Resta una piccola luce: la coscienza di sé di poche donne; la speranza è che si faccia grande, che altre si aggiungano così da illuminare il mondo prima che i cuori diventino pietre”.
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