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Se sei un buon cristiano, và a votare

Se sei un buon cristiano, và a votare

Politica/ I referendum di giugno - Se hai rispetto per le scelte private di ognuno, per il diritto alla salute di chi sta male, se hai rispetto per la vita, in giugno vai ad abrogare la legge sulla fecondazione assistita

Giulia Salvagni Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2005

Per consentire la vita e la nascita, per non essere costrette al turismo oltre confine dei diritti sanitari, che non è mai stato così fiorente come ora, il 12 ed il 13 giugno si potrà abrogare con un Sì la legge sulla procreazione assistita.
Molti punti di questa legge sembrano frutto di ignoranza e di arretratezza, come per esempio il divieto della diagnosi preimpianto. Non fanno fare l’analisi dell’embrione, se poi ci sono malformazioni nel feto si è obbligate ad abortire.
I quattro referendum sono contro una filosofia disumana che oggi considera le donne come macchine per la procreazione, senza considerare la loro libertà di scelta e la loro salute.
La Chiesa ha invitato i cattolici ad astenersi dal voto. Questo ha mosso tra i laici l’esigenza di un maggiore sostegno alla campagna referendaria. C’è un sito dove si possono trovare tutti i riferimenti necessari, è www.comitatoreferendum.it
Molti personaggi hanno fornito delle buone motivazioni per andare a votare; eccone in sintesi, alcune.

Il filosofo Giulio Girello:
« Una legge anticristiana»
«L'omelia pro eligendo pontefice, in cui Ratzinger ha classificato il libertinismo, liberalismo, libertarismo e marxismo come fossero "mode" o "correnti ideologiche", se me l'avesse fatta un mio studente - gli avrei dato 18. Ma solo perché con gli anni sono diventato più buono. In passato l'avrei bocciato». Afferma il filosofo Giulio Girello che aggiunge: «Da papa, Ratzinger ha subito aggiustato il tiro. È una persona di grande spessore culturale. Se mi stupirà? Staremo a vedere, io lo aspetto». Poi precisa: «La civiltà liberale non è una moda: è la struttura stessa della nostra Europa». Il filosofo continua affermando che il concetto stesso di civiltà liberale, in Italia, è messo a dura prova dalla legge sulla fecondazione assistita, che definisce: «Una legge non eugenetica, peggio: cacogenetica. Una legge anticristiana: almeno Wojtyla sosteneva che la donna può essere vergine o madre. Ma con la legge 40, la stessa maternità viene data ad alcune donne e negata ad altre».
E ancora: «Le scuse di Wojtyla a Galileo e lo stesso ammettere che l'evoluzione è più che "un'ipotesi" non servono a un bel niente. È con gli sviluppi della ricerca e dell'impresa tecnico-scientifica che bisogna fare i conti. L'intervento astensionista dei vescovi, può provocare una grande lacerazione tra laici e cattolici intransigenti. Ma in caso di sconfitta, la battaglia sulla fecondazione non deve morire lì». Girello conclude con un suggerimento a chi nel centrosinistra «insegue Ratzinger»: «Evitiamo la sindrome Gianni Morandi e quella del fagiano». Prego? «Evitiamo gli "inginocchio da te" o di fare come i fagiani che, a quanto mi dicono alcuni miei amici etologi, continuano a volare anche dopo essere stati impallinati. Sono morti e non se ne rendono conto».

L’attore Paolo Hendel :
«Fecondazione assistita? Sì, dall’onorevole…»
Hendel, cosa ne pensa della legge sulla fecondazione assistita attualmente in vigore?
Vorrei intanto riassumerla, per chi ancora non la conosce. Art. 1: «Dicesi fecondazione assistita quel rapporto fra un uomo e una donna finalizzato alla procreazione a cui, per garantirne la correttezza, assista l’onorevole Rocco Buttiglione in persona». Con accanto qualcuno un po’ più vispo di lui che gli spieghi cosa succede, altrimenti chissà che cosa capisce... A parte gli scherzi, io francamente nella fecondazione eterologa non ci vedo niente di male: ma perché deve essere proibito per legge ricorrere al seme di un donatore? Un donatore, poi! Di questi tempi, che non ti regala niente nessuno, è anche maleducazione, no? Uno ti regala un pochinin di seme e fai il prezioso? Casomai il discorso dovrebbe essere un altro, garantire un donatore di qualità. Nella fecondazione eterologa, si sa, il donatore è segreto, lì sta il rischio: una coppia sterile ricorre al seme di un donatore e gli nasce un figlio con la bandana che a due anni si vuol fare il lifting... Caro, quel donatore non veniva mica dalla zona di Arcore per caso?».

L’astrofisica Margherita Hack:
«Non si può imporre una legge liberticida»
Innvito tutti i cittadini, e soprattutto le donne, a ricordare l´appuntamento dei referendum sulla fecondazione assistita, referendum contro una legge iniqua e medievale». Le parole sono dell´astrofisica Margherita Hack, tra le figure più importanti del panorama scientifico italiano e internazionale. La Hack, da pochi giorni consigliere regionale in Lombardia (Pdci), si era già impegnata attivamente nel periodo della raccolta firme a favore dei referendum e torna all´attacco contro la legge 40: «Si tratta di una legge antiscientifica, perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali che potrebbero guarire enormi malattie, e di una legge liberticida, perché incide sulla libertà più intima dei cittadini, in particolare delle donne. Inoltre, non si può imporre la morale cattolica a tutti i credenti e non credenti. Per questo, va assolutamente cancellata».
La Hack commenta, inoltre, lo slittamento dell´appuntamento referendario al 12 giugno, ultima domenica utile per il voto: «Un modo di fare subdolo. È evidente che cercano di non far raggiungere il quorum». E a chi sostiene che bisogna boicottare i referendum perché chiamano la gente comune a esprimersi su materie troppo complicate, l´astrofisica replica duramente: «Ma figuriamoci! È una cosa talmente ovvia, invece. Qui si parla della salute e della libertà di avere figli. Mi pare sia una cosa che tocca la gente da vicino, nel suo intimo, e mi pare che chiunque la possa capire». Infine, un appello a tutti gli uomini e le donne di scienza a sostenere la causa del comitato per il sì ai referendum: «Penso che sia doveroso appoggiare il comitato. Io l´ho fatto fin dall´inizio. È nostro dovere contrastare una legge che va contro la scienza e la libertà».

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