Politica/ Provincia di Roma - Nell’approssimarsi della scadenza del mandato, la consigliera provinciale fa il bilancio dell’attività e delle iniziative di questi cinque anni
Bartolini Tiziana Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2005
L’avvocata Maria Luisa Madera ha alle spalle una lunga esperienza nella veste di consigliera provinciale di parità della Provincia di Roma. Il suo percorso, un po’ pionieristico, è iniziato nel giugno del 2001 e l’incontro con una realtà molto estesa e assai variegata come quella della provincia di Roma, che con i suoi 120 comuni rappresenta uno spaccato della complessità sociale ed economica italiana, non è stato agevole. “All’inizio del mio mandato è stata veramente dura. Ho iniziato praticamente con un ‘fai da te’ senza mezzi economici, senza una sede autonoma e senza personale di supporto. Sono andata personalmente nei Centri per l’Impiego e ho dato le informazioni minime di base, spiegando le funzioni della Consigliera di Parità e il servizio che poteva essere offerto. Un valido appoggio in quegli anni l’ho trovato nel Comitato Pari opportunità della Provincia di Roma e nel suo Presidente l’On. Barbara Saltamartini. Oggi la situazione è molto cambiata anche perché dopo tre anni dall’inizio del mio mandato sono arrivate le risorse del Fondo nazionale. Posso essere soddisfatta della strada percorsa, nonostante le difficoltà. Ora la Provincia ha messo a disposizione una nuova sede e anche con la recente nomina della consigliera supplente, la dott.ssa Daniela Belotti, si schiudono nuove e più ampie possibilità di lavoro in un’ottica di sinergie. Comunque in questi anni nonostante le difficoltà sono state davvero molte le iniziative attuate e che hanno suscitato anche molto interesse da parte di un pubblico specializzato: magistrati e avvocati hanno apprezzato durante i convegni la giurisprudenza che si andava formando in materia. Oltre a seguire personalmente i casi di discriminazione, finanche di mobbing nei giudizi, è stata molto forte anche l’attività svolta sul versante della valorizzazione delle politiche antidiscriminatorie e delle consulenze. Sulla base della mia esperienza e della mia professione di avvocato, posso dire che nel Lazio abbiamo creato dei precedenti nelle conciliazioni e formato giurisprudenza, che è stata utile in altre regioni per le altere Consigliere. E’ stato un lavoro molto importante per sensibilizzare la magistratura sulla figura del Consigliere di parità. Infatti i giudici non erano abituati a questo c.d. “garante della parità” e in questi anni ho potuto osservare una certa mutazione del loro atteggiamento nel prendere atto dei compiti e delle funzioni già durante le udienze.
Accanto a queste attività più specialistiche, sono molto orgogliosa anche dei progetti che sarà possibile realizzare attraverso positive collaborazioni con realtà territoriali. Sono trenta le ex detenute assistite grazie a ‘Bentornate’, il progetto realizzato in collaborazione con Differenza Donna, un’associazione di donne contro la violenza. E’ una bella sinergia che favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro di donne svantaggiate e che si avvale del sostegno di esperti nell’accoglienza nella casa, per la formazione e per l’accompagnamento nei contatti e nei futuri colloqui di lavoro. Altra interessante esperienza è quella degli sportelli di orientamento. ‘Diritti al Centro’ offre un servizio di consulenza legale che è reso possibile grazie alla sinergia e al cofinanziamento dell’Ordine degli Avvocati di Velletri, Tivoli e Civitavecchia e della Consigliera di Parità. Tutta questa mole di esperienze sarà riversate nel sito di prossima attivazione, una finestra aperta all’interno del sito istituzionale della Provincia. A breve sarà possibile accedere al sito in costruzione per nozioni di tipo normativo, conoscere i compiti della Consigliera ed avere anche informazioni pratiche nella parte riservata alle FAQ. Sul versante delle relazioni con il mondo del lavoro devo dire che ho riscontrato in genere da parte delle grandi imprese una notevole disponibilità e le conciliazioni (che di frequente riguardano la salute e le esclusioni o i demansionamenti dopo la maternità) sono state possibili anche grazie ad un corretto ed equilibrato rapporto instaurato con le direzioni del personale. Hanno compreso la funzione super partes dei Consiglieri di P.O. Invece nelle piccole aziende – dove le donne sono più timorose e l’omertà è spesso una realtà con cui fare i conti - è tutto più difficile e spesso non c’è altra strada che il Tribunale. In questo senso è molto importante il ruolo che possono svolgere i Centri per l’impiego, che dovrebbero puntare prioritariamente all’informazione/formazione e alla prevenzione. Queste strutture dovrebbero entrare in stretto contatto con le realtà locali e le amministrazioni comunali, sollecitare l’inserimento delle azioni positive nei bilanci dei comuni (che sono previsti per legge entro i termini stabiliti) e promuovere a livello territoriale una cultura del rispetto delle pari opportunità e delle norme antidiscriminatorie.
La Consigliera Provinciale di Parità è inoltre membro della commissione consultiva presso i Centri per l’impiego con diritto di voto, può dare un contributo significativo al loro funzionamento in relazione ai bisogni concreti delle donne e delle persone discriminate. Da ultimo, di grande rilievo è finalmente l’operatività della nostra Rete Nazionale gestita dalla nostra Consigliera Nazionale, Dott.ssa Isabella Rauti e nella specie è funzionante altresì la nostra Rete Regionale gestita dalla Consigliera Regionale Dott.ssa Stefania De Luca. Dopo anni di silenzio, o meglio di operatività nascosta, possiamo avere visibilità ed ambito operativo, ciascuna con il proprio territorio, in tutta Italia, anche al fine di comunicare le esperienze maturate sul campo”.
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