Martedi, 16/10/2018 - Cosa succede quando un laico, in particolare un giornalista d’assalto, abituato a maneggiare prove e fatti tangibili, si trova a doversi confrontare con il sovrannaturale, con un’apparizione addirittura, per discernere se essa sia vera o falsa? Selezionato dal Vaticano a fare parte di una commissione d’inchiesta canonica per indagare sull’autenticità di un’apparizione della Vergine Maria, dichiarata da Anna una ragazza di diciotto anni in un paesino del sud della Francia, Jacques, il fotoreporter di punta di una nota testata francese, molto lontano dai temi della religiosità e della spiritualità - forse prescelto per il compito proprio per il suo occhio critico, da uomo libero - inizia un percorso complesso e per lui inusuale, tra ricerca della verità e percorso di riflessione personale. L’ispirata giovane attrice Galatea Bellugi, nei panni di Anna, novella Bernadette, occhi azzurri da bambina e mani giunte in preghiera, si cala nella parte della veggente con grande concentrazione e abnegazione, mentre Vincent Lindon ed il regista Xavier Giannoli, la incalzano per conoscere la verità dietro le apparenze, per cercare il tallone d’Achille della storia dell’apparizione, increduli ma desiderosi di credere, scettici ma coinvolti fino in fondo nella vicenda umana e nel mistero che la circonda. Nel frattempo un movimento di religiosità popolare, capeggiato da Padre Borrodine, ha già fatto di Anna un caso ‘nazionale’, creando affiliazione, chiedendo miracoli e cercando una nuova Santa. Solo in un luogo lontanissimo, con molti sacrifici da parte di tutti i protagonisti e dopo le rivelazioni di un’amica scomparsa di Anna, Jacques potrà accostarsi alla verità sull’apparizione, umana e spirituale al tempo stesso, e riconoscere in sè un profondo cambiamento interiore (trailer). E' il film francese ‘L’apparizione’, che indaga sulla ricerca della spiritualità tra veri e falsi miti.
“Da molto tempo provavo il desiderio di capire che rapporto ho oggi con la religione e la fede - ha affermato il regista - E volevo farlo senza dogmatismi o pregiudizi, dal punto di vista di un uomo normale, non di un filosofo o di un teologo, che peraltro non sono, ma di un cineasta animato dal desiderio di esplorare una verità umana. È così che mi è venuta l'idea del personaggio del giornalista che parte per investigare su un fatto di per sé incredibile: un'apparizione della Vergine Maria, ai giorni nostri, in Francia. Ho voluto che il viaggio del mio personaggio si concludesse nel deserto, un deserto delle origini, nell'indigenza e nella modestia. Ha cercato di penetrare un mistero e alla fine sembra rifiutare di andare fino in fondo, forse perché ha scoperto la bellezza della messa in discussione”.
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