Iori Catia Venerdi, 27/06/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2014
E ci risiamo. Si comincia un’attività di consulenza presso un noto gruppo di Comunicazione Corporate e si parla ormai da mesi di progetti innovativi su clienti potenziali, di formazione internazionale per dare valore aggiunto ai percorsi dei giovani collaboratori. Fin quando si pianifica pensando a voce alta e impegnandosi reciprocamente a sfornare idee nuove testandone la fattibilità in termini economici pare quasi divertente e interessante. Le visioni più teoriche da una parte e più pragmatiche dall’altra sembrano comporre un quadro nuovo dettato da sensibilità diverse e da approcci al business distanti e quasi opposti. Ci si sorprende a vedere con quanta leggerezza la psicologia maschile si butti a capofitto in imprese tecnicamente impossibili o difficili da realizzare con la spregiudicatezza che in qualche modo ci si salterà fuori, qualcuno verrà in aiuto e comunque vada sarà pur sempre meglio aver tentato piuttosto che no. Più prudente, concreta e rispettosa dei tempi la mia previsione ancorata a una saggia ricognizione di costi e di energie umane da coinvolgere sul lavoro, in un mix di paura forse o anche solo di realistica adesione ai mezzi. Epperò mai nulla di grande - mi convinco - si è fatto senza un salto in avanti audace e magari anche superiore alle forze. Chi non risica, non rosica. E infatti alla fine, tra una ventata di ottimismo gratuito e una sana pianificazione scritta dei passi da fare, si conclude con un progetto entusiasta, degno delle migliori sfide. Da condividere, e che guarda caso mette d’accordo entrambe. Tutto a posto sul piano dei contenuti se non fosse che al momento del budget e della sospirata firma sul contratto cominciano allusioni alla mia serata, tastando il terreno per vedere le reazioni e magari anche per carpire una eventuale disponibilità a compiacere la conquista. Come dire, al momento del denaro che per molti, fortunatamente non per tutti, simboleggia un potere indiscusso da esibire, si ritorna prede e seduttori con l’arcinoto sistema della caccia al topo. Frecciatine al curaro sul tuo incerto benessere di donna, riferimenti alla felicità sentimentale come se il successo professionale al femminile dovesse giocoforza costruire un’alternativa forse l’unica, a un aspetto di vita oscurato, sfortunato o mai realizzato del tutto. Si tenta tutto ormai, a comprarti in quel senso, magari a saldo, visto che forse qualcosa nella tua vita potrebbe non funzionare.
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