Emilia Romagna - Oltre 51mila borse di studio, più di 18 milioni di euro nel 2006
Laura Salsi e Gabriella Ercolini Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2006
Oltre 18 milioni di euro per il diritto allo studio e 51.294 studenti di tutti gli ordini di scuole – elementari, medie, superiori – beneficiari nell’anno scolastico 2005-2006 delle borse di studio finanziate dalla Regione Emilia-Romagna.
Numeri che la dicono lunga sull’impegno della giunta del presidente Errani nel sostenere i cittadini più giovani nel campo della formazione scolastica. Rispetto al 2004-2005, le borse di studio erogate dalla Regione sono aumentate del 12 per cento, mentre sono più che raddoppiate se si raffronta il dato di quest’anno con quello del 2000, quando la prima applicazione della legge sul diritto allo studio portò a corrispondere 21.136 borse di studio.
L’aumento degli interventi si spiega certamente con l’aumento degli iscritti agli istituti scolastici emiliano-romagnoli, passati dai 418.152 dell’anno scorso ai 429.143 di quest’anno. Tuttavia occorre tenere conto anche di un allargamento dell’area del bisogno, ovvero del numero di studenti ai quali serve un aiuto economico per poter studiare. Basti pensare che le scuole della regione hanno visto un incremento degli alunni stranieri di oltre 6mila unità: da 34.834 nel 2004-2005 a 40.914 nel 2005-2006. Più di uno studente su 10 (l’11,9 per cento per la precisione) riceverà una borsa di studio.
Lo sforzo economico della Regione Emilia-Romagna nel campo dell’istruzione per tutti è andato crescendo di anno in anno. Nel giro di un lustro sul diritto allo studio l’investimento è quasi raddoppiato, dai 21 milioni di euro del 2000 agli oltre 35 milioni di euro stanziati nel 2005-2006, in gran parte impiegati per pagare le borse di studio, mentre 17 milioni sono stati ripartiti tra trasporti, mense e ausili per disabili (5 milioni), libri di testo (3 milioni), qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia (oltre 4 milioni), altri progetti di qualificazione attuati dalle autonomie scolastiche (5,2, erogati da Province e Comuni, che terranno conto di due priorità: l’integrazione dei disabili e quella degli studenti stranieri).
Tornando alle borse di studio, la ripartizione tra province vede in testa alla classifica la più popolosa, Bologna, con quasi 10.000 contributi, seguita da Modena (9.044), Reggio Emilia (7.488), Forlì-Cesena (5.069), Parma (4.683), Rimini (4.474), Ravenna (4.355), Ferrara (3.271) e Piacenza (2.913).
Superano abbondantemente un quarto del totale i beneficiari stranieri, 14.408 (il 28 per cento, erano il 26 l’anno precedente), tanto che sono oltre un terzo, sui complessivi 40.914, i bambini e ragazzi provenienti da paesi fuori dall’Unione Europea che riceveranno contributi per lo studio.
Per quanto riguarda invece i tipi di scuola, la parte del leone dal punto di vista numerico la fa la scuola elementare, alla quale sono state assegnate 21.938 borse di studio (erano state 19.035 l’anno prima) da 125 euro, per un importo totale di 2.742.250 euro. Più alto l’importo destinato alla scuola media, pur in presenza di meno domande, 14.742: 3.865.500 euro divisi in contributi da 250 euro ciascuno, con un incremento di beneficiari del 10 per cento sull’anno scolastico 2004-2005.
La fetta più grossa di finanziamenti andrà a beneficio degli studenti delle scuole superiori, che riceveranno 11.691.200 euro complessivamente, per un totale di 14.614 beneficiari (l’aumento sull’anno precedente è dell’11 per cento). Le borse di studio, in questo caso, sono di 800 euro ciascuna, 200 in meno rispetto al 2004-2005, per ovviare al calo delle risorse stabilito dall’ultima Legge Finanziaria.
Lotta senza quartiere
all’abbandono scolastico
Contro l’abbandono scolastico e per integrare gli studenti stranieri la Regione Emilia-Romagna stanzia oltre 5 milioni di euro. Il piano, di carattere straordinario, è stato messo a punto con l’obiettivo di finanziare progetti predisposti dalle scuole, in particolare tecniche e professionali (quelle più colpite dal fenomeno), corsi di formazione per gli insegnanti e di lingua italiana per immigrati.
In realtà la dispersione scolastica nel territorio emiliano-romagnolo è molto più bassa della media nazionale, coinvolgendo il 6% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni contro il 20-22% riscontrabile su tutta la penisola. Tuttavia il problema sussiste e si aggiunge ad un aumento, comunque contenuto, degli studenti bocciati oppure promossi con debiti formativi (oltre il 30% nelle scuole superiori, con punte che toccano il 50% nei primi anni degli istituti professionali). Per questo oltre 4 milioni di euro, vale a dire la fetta maggioritaria del fondo a disposizione, è destinato ai progetti con i quali le scuole intendono contrastare l’abbandono degli studi e sostenere gli studenti in difficoltà. Un’altra parte dei finanziamenti andrà invece a rafforzare l’integrazione nelle classi multietniche e all’insegnamento dell’italiano per gli adulti.
L’aiuto ai minori romeni e bulgari
Si chiama “Networking for inclusion” il progetto europeo di sostegno per bambini romeni e bulgari in difficoltà al quale l'Emilia-Romagna partecipa con un contributo di 42mila euro. Lo scopo del piano, guidato dall’Ong bolognese Gvc (Gruppo volontariato civile) per il costo complessivo di 300mila euro, è quello di costruire una rete per assistere i bambini in condizioni di disagio o senza famiglia in Bulgaria e Romania. Tra le azioni promosse l’uscita dei minori dagli istituti e l’affidamento a case-famiglia, le minoranze etniche, l’educazione alla prevenzione della droga.
Oltre 460mila fra i banchi da Piacenza a Rimini
Più studenti e più insegnanti da questo anno scolastico tra i banchi degli istituti della regione. Per effetto dei provvedimenti governativi di aumento degli organici, l’Emilia-Romagna si è presentata ai nastri di partenza di metà settembre con 40.100 insegnanti, 598 più dell’anno scorso, cui si aggiungono 5.415 docenti di sostegno, 665 in più.
In tutto sono 465.502 gli studenti dell´Emilia-Romagna, con un aumento di 10.464 ragazzi: 48.345 frequentano le scuole dell´infanzia, 165.596 la scuola primaria, 96.962 i quella secondaria di primo grado (medie) e 154.599 la scuola secondaria di secondo grado (superiori). Incremento anche per le classi a tempo pieno alle elementari, 3.406, 139 in più sull’anno scolastico passato, e alle medie, aumentate di oltre un migliaio.
* Consigliere regionali del gruppo Uniti nell'Ulivo DS
(13 novembre 2006)
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