Lunedi, 31/10/2016 - Astuccio colorato, quaderno grande, piccolo, a righe e a quadretti, il tutto inebriato dal profumo di nuovo dei libri appena comprati.
Così tanti bambini, ormai da un mese, hanno inaugurato un nuovo anno scolastico: impareranno a scrivere, a leggere e contare, ogni giorno una nuova scoperta;
lo faranno insieme, conoscendosi a vicenda, ognuno nella sua diversità, imparando a convivere con l' altro serenamente, nel rispetto della propria individualità.
E in questo mondo alla deriva la nostra ancora di salvezza sono i bambini, ingenui ma testardi, capaci di sognare e di lasciarsi cullare senza timore dalla loro fantasia.
Cerchiamo allora di preservare con cura la loro purezza di sentimenti, prima che la vita li renda adulti tristi, insoddisfatti e violenti, incapaci di amare e quindi di relazionarsi.
Cari mamma e papà, preparando lo zaino di vostro figlio fate in modo che tra quaderni, libri e pennarelli ci sia posto anche per quelle paroline semplici che purtroppo noi grandi spesso dimentichiamo: grazie , per favore , mi dispiace , scusa.
Saranno poi le insegnanti che avranno modo di educare i bambini all'uso corretto di queste parole, per coltivare in loro rispetto, tolleranza e pazienza, senza cui ogni forma di convivenza diventerebbe difficile se non impossibile.
Facciamo in modo che i nostri bambini non abbiano paura delle diversità, affinché non diventino adulti razzisti e intransigenti.
Indirizziamoli quindi verso la strada della gentilezza: solo così sapranno accettare tutti i compagni di classe.
Bambini bassi, paffutelli, con l' apparecchio ai denti o gli occhiali che scivolano sulla punta del naso quando la maestra li chiama alla lavagna.
Bambini che leggono a bassa voce perché tanta è la paura di sbagliare che sperano nessuno riesca a sentirli!
Bambini che urlano o ti prendono a spinte, soltanto perché vogliono giocare e temono di non essere considerati.
Bambini con bisogni speciali, che sono semplicemente BAMBINI e come tutti gli altri hanno soltanto bisogno di essere accolti con amore, comprensione e rispetto.
MAMMA, REGALAMI UN LIBRO!
Amicizia, correttezza, perdono: possiamo educare i bambini a questi valori universali e fondamentali anche attraverso i libri.
Leggere esercita il pensiero, perché induce a porsi tante domande; stimola la curiosità e la fantasia e migliora notevolmente il linguaggio.
Lasciamo che siano i bambini stessi a scegliere cosa leggere in base ai loro gusti personali, favole, romanzi d' avventura, assecondando le loro preferenze.
In fondo leggere è anche scoprire, prendere coscienza della propria individualità e indipendenza.
Per stimolare l' interesse dei bambini verso i libri non serve niente di trascendentale. Per prima cosa basta l' esempio di mamma e papà: la favola della buonanotte letta ad alta voce prima di dormire è una buona e sana abitudine!
Opportune e stimolanti sono poi le letture di gruppo o letture animate, da proporre a scuola o durante le feste di compleanno, perché rendono il bambino partecipe in prima persona alla storia raccontata e in questo modo la lettura non è vissuta in maniera passiva, ma elaborata attivamente dal bambino stesso.
Imparare a contare o conoscere la storia e la geografia non servirà loro a niente se non sapranno ascoltare e capire le loro emozioni e quindi convivere pacificamente con quelle degli altri.
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