Succede che dei lavori in corso rendano poco attraente un luogo di “pause” quotidiane. Succede che a qualcuno venga un’idea e succede anche che quell’idea diventi carro per altre persone che con entusiasmo decidono di salirci e di fare qualcosa. Nel mondo dell’arte questo succede abbastanza spesso, soprattutto in quello strato di artisti quasi “sotterranei” che mettono a disposizione degli altri il proprio talento senza pretendere le luci della ribalta.
E’ successo anche al Glicine di Tricesimo e, ancora una volta, la pianta secolare di Piazza Garibaldi diventa scenario. In questi giorni tanti di voi avranno notato i pannelli posti a coprire le impalcature. A poco a poco questi pannelli diventeranno colore e messaggio e abbelliranno la terrazza della Gelateria, per poi diventare simbolicamente mattoni a lavori ultimati quando, se qualcuno fosse interessato potrà portarseli a casa in cambio di un’offerta per contribuire al progetto “Adotta le scuole” che l’associazione Le nuove querce ha sostenuto fin dai primi giorni dopo il terremoto in Emilia. Anche alcuni quadri già donati da diversi pittori e le foto della mostra “Piccola geografia della memoria” di Emiliano Rinaldi, saranno scambiati con un’offerta che verrà versata dagli interessati direttamente sui conti correnti dei Comuni di Camposanto e Finale Emilia. Tutto questo è possibile grazie al lavoro organizzativo di Gabriella Martinuzzi, Matteo Tosolini, Graziano Gardel, Gianfranco Lugano, e dei pittori Mariano Zian e Maria Ciani Seren che insieme a Giorgiutti Chiara, Giorgiutti Michela, Crobu Claudia, Basaldella Pamela, Evaristo Cian dipingeranno i pannelli. Un ringraziamento va al Comune di Tricesimo che, nonostante la difficile situazione economica attuale, ha messo a disposizione un contributo che copre quasi totalmente il costo dei pannelli. Il resto delle spese verrà coperto dall’Associazione con momenti di autofinanziamento. In settembre una cena a buffet con musica e poesie, sarà la scusa per trovarci e tirare le somme prima di invitare “ ufficialmente” una rappresentanza dei due Comuni Emiliani con l’intento di portarli a Venzone dove potranno avere conferma che dal terremoto si ricomincia a volte anche migliorando. Ci vuole tempo e buona volontà, ma questo loro lo sanno!
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