Si tiene il 6/7/8 settembre presso la Casa delle Donne di Modena l’appuntamento che proporrà momenti di incontro, riflessione e sull’azione politica rivolta a contrastare le radici stesse di tale violenza nella società
Sabato, 27/07/2024 - Riceviamo e pubblichiamo
Con l’iniziativa SCOMODE – Festival delle donne contro la violenza, che si svolgerà il 6-7-8 settembre 2024 presso la Casa delle Donne di Modena, Strada Vaciglio Nord, 6 Modena, l’Associazione Casa delle Donne contro la violenza intende offrire alla cittadinanza momenti di riflessione e confronto a partire dall’esperienza di accoglienza e ospitalità alle donne che subiscono violenza, e sull’azione politica rivolta a contrastare le radici stesse di tale violenza nella società.
Sappiamo che questa violenza ha come causa più visibile la disparità di potere tra uomini e donne ma, oggi più che mai, vediamo come questa diseguale distribuzione del potere – quello che viene di solito definito come ‘patriarcato’ e che, a partire dal femminicidio di Giulia Cecchettin, ha guadagnato molto spazio nel dibattito pubblico – non è solo un residuo ‘culturale’ del passato, ma appare sempre più elemento strutturale, funzionale a mantenere e riprodurre un sistema capitalistico che, nella fase attuale, con l’acutizzarsi delle sue contraddizioni, ci sta portando ad una situazione estremamente critica : guerre, disastro ecologico, aumento delle disuguaglianze sociali, ma anche aumento di femminicidi, stupri e discriminazioni verso donne e soggetti non conformi, così come di politiche statali rivolte a limitare libertà e autogestione dei nostri corpi. Questo richiede la messa a punto di strumenti di analisi e l’indicazione di prassi adeguate alle difficoltà che stiamo attualmente vivendo e per questo a noi pare importante riferirci al pensiero di alcune teoriche e attiviste femministe di grande rilievo, come Silvia Federici e Rita Laura Segato. Questo sarà dunque il tema centrale delle tre giornate, il filo politico che legherà tra loro i momenti diversi in cui si articolerà il festival che lascerà spazio anche a riflessioni su alcuni dei temi più urgenti nella lotta contro la violenza, cioè, le conseguenze dell’applicazione del Codice rosso e le problematiche relative alla normativa sulla bi-genitorialità e l’affido dei minori nelle situazioni di violenza domestica.
Il Festival aprirà con il progetto d’inchiesta “le madri lontane” e con la presentazione del libro e della mostra fotografica di Stefania Prandi – mostra fotografica che rimarrà allestita per due settimane, presso la Sala Renata Bergonzoni di Villa Ombrosa. Al tema più attuale che mai dei rapporti tra guerre e sistema patriarcale-capitalistico sarà dedicata una iniziativa specifica. Alcune delle attività condotte abitualmente da volontarie e operatrici dell’associazione daranno vita a laboratori gratuiti aperti al pubblico su temi diversi: l’educazione alla differenza nelle scuole, l’attività con le detenute nel carcere Sant’Anna di Modena, l’avvio a pratiche di azione non-violenta, esperienze di arte/terapia e tanti altri.
Gli incontri e i laboratori si svolgeranno presso la Sala Renata Bergonzoni all’interno di Villa Ombrosa, i dibattiti e gli spettacoli si svolgeranno nel Parco di Villa Ombrosa dove saranno presenti anche spazi di convivialità e pause ludiche; il festival sarà caratterizzato da una scelta di metodo politica sulle modalità di approccio ai temi che verranno affrontati: inviteremo il pubblico a partecipare a discussioni e confronti, per stimolare la generazione e circolazione di pensieri offrendo anche l’uso di strumenti espressivi diversi da quelli verbali. Per citare la stessa Rita Segato: “Speriamo di poter costruire un pensiero in conversazione, che è la migliore maniera di pensare, perché pensare non è altro che rispondere.”
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