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Sano Egoismo

Sano Egoismo

Strategie Private - "Sono dirigente in un’impresa metalmeccanica, unica donna in un comitato direttivo solo di uomini...."

Melchiorri Cristina Venerdi, 03/04/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2015

 Sono Costanza, leggo sempre con piacere NOIDONNE e la sua rubrica. Sono dirigente in un’impresa metalmeccanica, unica donna in un comitato direttivo solo di uomini. La mia carriera è stata lunga e difficile, ho fatto molti sacrifici negli ultimi venti anni, affiancando un Direttore Generale dispotico e maschilista, che si aspettava che io lavorassi dall’alba al tramonto e che mettessi in secondo piano la mia famiglia. Cosa che ho fatto. Ma spesso, per quanto mi sforzassi, nulla era mai fatto abbastanza bene, mai nei tempi giusti, mai nel modo giusto, mai con il risultato atteso. Insomma, un inferno. Per questi meriti “sul campo” direi di battaglia dopo venti anni sono diventata dirigente. Ora che potrei dedicare più tempo ai miei figli, ormai adulti, al mio compagno, inspiegabilmente ancora al mio fianco, o a me stessa, mi sento in colpa se esco un pomeriggio alle cinque per andare dal parrucchiere, anziché alle sette o alle otto, come sempre. Cosa ho di sbagliato?

Costanza Ravasi (Melegnano,Milano)



Cara Costanza, non hai nulla di sbagliato! Anzi, mi domando come hai resistito così a lungo in una situazione lavorativa a dir poco frustrante. Spesso ci capita di misurarci con le difficoltà aumentando l’impegno, facendo ancora più sforzi e fatica per fronteggiare quello che va storto o per accontentare qualcuno che non è mai soddisfatto. È come se volessimo mettere noi stesse continuamente alla prova, cercando in ogni modo conferme delle nostre capacità. Il che alimenta una spirale tossica: il bisogno di conferme dagli altri genera una ulteriore insicurezza personale. il tuo capo è andato in pensione? Bene. Ora è venuto il tuo turno. La nostra cultura occidentale, così moralista, ci porta a pensare che qualunque azione o comportamento a proprio vantaggio è una forma di egoismo. Come se, inevitabilmente, il nostro vantaggio producesse un danno a qualcun altro. Non è così. Un esempio? Hai presente quei genitori che si sacrificano a oltranza per i figli, tenendoli nella bambagia fino ai trent’anni? Mamme che stirano le camicie e fanno il bucato ai figli fuori casa o genitori che comprano l’appartamento, altrimenti, poverini, come fanno? Beh, questo sforzo di spianare la strada, di evitare sacrifici e sofferenze della crescita limita i giovani nel loro percorso e nel formarsi gli anticorpi per essere forti. Non permette loro di conoscere le proprie risorse e di creare la propria sicurezza personale, che serve per superare gli ostacoli della vita adulta.

Quindi ti invito a "metterti in agenda”, fissare almeno uno spazio quotidiano per te stessa. Non per la casa o per la famiglia. Solo per te! Ti serve recuperare un sano egoismo! È forse l’unico difetto che hai.

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