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Sanità / Women

Sanità / Women

Regione Emilia Romagna - Accordi per nuovi investimenti / Women of Mediterranean east and south European Network

Mercoledi, 13/05/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2009

Sanità, firmato l’accordo per nuovi investimenti

La Regione Emilia-Romagna ha siglato in marzo un protocollo d´intesa per la realizzazione in regione della quarta fase del programma pluriennale di investimenti in sanità avviato vent’anni fa dalla legge finanziaria del 1988.

Il finanziamento ammonta a 201 milioni di euro (163,5 da Stato, 8,6 da Regione, 28,9 da fondi propri delle Aziende sanitarie) che serviranno a finanziare 48 interventi per il miglioramento e il completamento dello sviluppo dell’offerta locale di servizi e dei servizi di alta complessità su base regionale. L´intesa è stata sottoscritta dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio e dal presidente della Regione Vasco Errani.

#foto2sx“E’ un investimento importante che consente un ulteriore e significativo sviluppo dei processi di innovazione tecnologica e strutturale del Servizio sanitario regionale e, al tempo stesso, permette di aprire nuovi cantieri pubblici, questione di grande rilevanza nel momento di crisi economica e occupazionale che stiamo attraversando - spiega la consigliera Laura Salsi – il potenziamento di servizi tecnologici permetterà sempre più di sollevare la donna dal ruolo impegnativo della cura di sé e dei cari, liberandola dalla solitudine dell’assistenza alla malattia, pensiamo ad esempio in caso di cura oncologica”.



Cosa prevedono gli interventi


Gli obiettivi dei 48 interventi compresi nel protocollo di intesa sono:

• riqualificazione e potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche per la diagnosi e la cura della malattia oncologica, secondo la logica dei percorsi clinico-assistenziali integrati tra ospedale e territorio;

• adeguamento funzionale della rete ospedaliera con interventi che, accanto alla garanzia di una edilizia ospedaliera funzionale e adeguata all’erogazione di prestazioni sanitarie, assicurino al contempo accoglienza e comfort;

• potenziamento dei servizi territoriali (Dipartimenti cure primarie) per lo sviluppo di percorsi integrati ospedale-territorio;

• miglioramento dell’assistenza nelle strutture per pazienti psichiatrici secondo criteri di omogeneizzazione ed equità dell’offerta;

• ammodernamento tecnologico per contribuire a ridurre le liste di attesa, adeguare la capacità di diagnosi ai progressi scientifici, garantire complete condizioni di sicurezza per il paziente;

• adeguamento normativo delle strutture e degli impianti per garantire ai cittadini la piena fruibilità in sicurezza dell’offerta sanitaria.

Le risorse nazionali e regionali (172,1 milioni su 201 totali) sono così distribuite: Piacenza 11,055 milioni di euro; Parma 16,683; Reggio Emilia 19,928; Modena 26,623; Bologna 37,361; Imola 5; Ferrara 14,032; Ravenna 14,831; Forlì 7,174; Cesena 7,839; Rimini 11,681.

Tra i principali interventi finanziati: realizzazione di Case della salute nei Distretti di Piacenza, realizzazione del polo pediatrico e acquisizione di apparecchiature per l’Ospedale dei bambini a Parma, realizzazione del polo oncologico a Reggio Emilia, nuove apparecchiature sanitarie a Modena, a Bologna e a Cesena, realizzazione di ambulatori e day hospital a Imola, ristrutturazione ospedali a Cento e Copparo (Fe), interventi sull’adeguamento funzionale della struttura psichiatrica a Brisighella (Ra), adeguamenti normativi e strutturali a Forlì, ristrutturazione day hospital oncologico a Rimini.





Women of Mediterranean east and south European Network



Gabriella Ercolini è stata nominata a rappresentare in via permanente il Presidente della Regione Emilia-Romagna alle sedute dell’Assemblea dell’Associazione Donne del Mediterraneo, Rete nel sud-est Europeo (Women of Mediterranean, South East and European Network – Women).

Women è una rete internazionale di donne rappresentanti di istituzioni ed Associazioni attive nell’area del Mediterraneo, dei Balcani e dell’Est Europeo. Sorta nel 1999 ha l’obiettivo di promuovere pari opportunità fra donne e uomini e contribuire alla valorizzazione delle differenze culturali e delle culture di genere.

Women opera per realizzare scambi e progetti, in particolare nell’ambito della cooperazione decentrata, agendo attraverso il dialogo con gli attori dello sviluppo locale valorizzandone le specificità e le esperienze e chiamandoli ad interagire in un’ottica di reciprocità e complementarietà.

Women costituisce, pertanto, un luogo operativo e uno strumento di confronto tra attori del nord e del sud del mondo. La sua logica è quella di avviare scambi fra donne per promuovere azioni politiche e riflessioni teoriche volte a restituire dignità alle donne in pace e in guerra, costruendo ponti oltre i conflitti e i confini.

Women vuole promuovere la società civile femminile e luoghi pubblici di donne, mettere a frutto le migliori “buone prassi” sperimentate per produrre un incremento della presenza femminile nei luoghi di governo locale, regionale, nazionale; promuovere una cultura che valorizzi il sapere, le competenze femminili e le pari opportunità; favorire l’attuazione delle convenzioni sulla parità di trattamento, parità retributiva e la non discriminazione relativamente al lavoro e alla sicurezza sociale; costruire politiche di welfare; progettare e attuare politiche che assicurino ammortizzatori sociali a favore delle donne svantaggiate.



DALLO STATUTO DI WOMEN



Art. 2

PRINCIPI



L’Associazione WOMEN […], anche nello spirito di contribuire al rafforzamento dei legami euro mediterranei, persegue i seguenti scopi:

a)diffusione dei principi di pari opportunità fra uomini e donne,

b)promozione della cultura di genere,

c)valorizzazione delle differenze culturali,

ed […] opera per promuovere:

a)l’acquisizione di poteri e responsabilità alle donne […],

b)una cultura che valorizzi le differenze di genere,

c)l’adozione del punto di vista di genere nelle politiche governative ai diversi livelli territoriali, […].



Art. 3

FINALITA’ E SCOPI



[…] Tra le principali finalità […]:

a)promuovere relazioni e scambi tra donne di diversi paesi per una reciproca conoscenza e per azioni comuni […],

b)promuovere azioni che sviluppino la sensibilità verso le differenze culturali e le diverse culture delle donne […],

c)rafforzare e promuovere il ruolo delle donne nei processi di governo ai diversi livelli, […] secondo un’ottica di mainstreaming,

d)favorire il rafforzamento della società civile valorizzando la dimensione partecipativa nelle sue molteplici dimensioni, fornendo alle donne ed alle loro associazioni i mezzi per la produzione e diffusione autonoma di iniziative […]

e)progettare ed implementare interventi a favore delle donne ed iniziative capaci di promuoverne l’empowerment politico, sociale ed economico,

f)sostenere e sviluppare le esperienze realizzate, a livello nazionale ed internazionale, da associazioni femminili e femministe, reti di donne, ONG o da altre organizzazioni, valorizzandone la capacità di negoziazione nei conflitti,

g)correlativamente alle finalità su esposte, organizzazione di scambi di esperienze ed attività formative.





ADERENTI A WOMEN




Regione Emilia Romagna; Comuni di Forlì, Cesena, Ravenna, Ferrara, Parma, Castel Maggiore (BO), Rimini, Cervia, Faenza, Venezia e Tayhbe (Ramallah); Province di Forlì-Cesena, Parma, Ravenna, Ferrara, Bologna, Reggioe Emilia e Lodi; Associazione Orlando, Istituto per il Mediterraneo (IMED), Centro per la Pace (Forlì), Associazione Algeria nel Cuore, Cooperativa Una Città, Gruppo Volontario Civile, F.I.DA.P.A. Distretto Nord Est, F.I.DA.P.A. Forlì-Cesena, C.O.S.P.E., Associazione Donne & Donne, Associazione Trama di Terre, Unione Donne Italiane (Forlì), Associazione Donne del Mondo, Associazione “Linea Rosa” (Ravenna), Gruppo Diade, Associazione Lodi per Mostar, Associazione Co.Sa.S.; Forum Indipendente Donne Albanesi, Associazione RACHDA (Algeria), Centro Mikja Pristhina (Kossovo), Palestinian Working Women Society, Associazione Tuzlanska Amica, Lebanese Association to resist violence against Women, Children Care for Special Needs – Nablus; Consulta Comunale Cittadini Stranieri (Forlì), Commissione Pari Opportunità – Comune di Forlì, Commissione Pari Opportunità – Provincia Forlì-Cesena, Comitato Impresa Donna CNA Forlì-Cesena, Ispettorato Infermiere Volontarie C.R.I. (Forlì), Coordinamento Femminile CGIL Regionale, Coordinamento Femminile CGIL Provinciale, Coordinamento Femminile SPI-CGIL, Consorzio per la Formazione Professionale di Forlì-Cesena.

(13 maggio 2009)

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