Domenica, 14/07/2019 - Al di là dei giudizi di valore, quale immagine di sé, quale messaggio il segretario di un partito di estrema destra, secessionista, vuole dare e trasmettere baciando la croce e tenendo il rosario in mano? E soprattutto a chi è rivolto il messaggio?
Immaginiamo la risposta del protagonista: “io non sono un sovversivo, anzi, il mio impegno è per la conservazione di credenze e rituali di una identità cristiana di cui l’Italia è la culla con i suoi valori: la famiglia tradizionale, la fede cristiana, l’appartenenza alla chiesa cattolica”.
Ma a chi è diretto e rivolto il messaggio? Vediamo di esaminare questo aspetto.
In prima istanza il messaggio è rivolto alla curia cardinalizia-vescovile conservatrice, ostile alla politica di Papa Bergoglio, come dire: “in me avete un vostro alleato”.
Poi alla platea elettorale. Quale? Facciamo due conti. L’Italia si caratterizza per una bassa natalità, una popolazione adulto-anziana e vecchia, attaccata ai valori del proprio passato; una popolazione che supera in percentuale quella giovanile, la quale, per sua natura, ha un atteggiamento libertario e innovativo.
Mostrarsi con i simboli della tradizione di un passato di appartenenza collettiva, tranquillizza gli elettori delle classi d’età più numerose e ottiene consensi. La croce e la devozione ad essa, baciandola, indica all’elettorato che il capo della Lega si colloca nello spazio-tempo collettivo della tradizione culturale del popolo italiano di cui si fa portavoce. Ma il rosario? Non ho mai visto, né riconosco i cattolici maschi anziani e tanto meno giovani, con il rosario in mano. E allora? Torniamo a fare i conti. I dati sulla longevità della popolazione italiana indicano che sono le donne le più longeve e, quindi, sono quelle che rappresentano la maggior parte della popolazione anziana. Sappiamo che sono le donne quelle che frequentano in grande maggioranza le funzioni religiose e ascoltano Radio Maria (canale vaticano più diffuso tra la popolazione anziana), che trasmette il rosario quotidianamente. Quindi il simbolo del rosario è diretto alle donne e a un mezzo di comunicazione cattolico con vocazione conservatrice-tradizionalista.
Come dire, da parte del capo della Lega, “abbiate fede, io sono uno di voi, vi tutelo e vi sostengo”.
Allora come si spiega un Salvini che si fa fotografare con un fucile a ripetizione in mano, che fa emanare una legge, la quale generalizza il porto d’armi individuale, sostiene chi spara un ladro disarmato in fuga (vedi il tabaccaio di Pavone Canavese e non solo), esaspera le paure xenofobe sollecitando le istanze sovraniste, fomenta l’odio sessista contro le donne, che vorrebbe riportare tra le mura domestiche e al ruolo materno, così da risolvere la crisi demografica, senza escludere la funzione di “sollazzar il riposo del guerriero”? Qui, per capire dobbiamo considerare la categoria ORDINE, che il capo della Lega ritiene e propaganda, essere il metodo più efficace di governo. Un ordine precostituito che viene dall’alto, che reprime visioni e comportamenti non allineati, con l’intenzione di spegnere il pluralismo democratico che, tra l’altro, supporta la libertà di scelta delle donne dalla tutela del maschio, padre, padrone, padreterno.
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