Al Festival della Salute di Viareggio non poteva mancare un affondo sulla medicina di genere. Da molti considerata erroneamente la medicina delle donne, questa nuova dimensione della salute, vuole invece analizzare le differenze di genere in relazione alla ricerca e alla cura nel campo della medicina e della farmacologia.
Tante dunque le connessioni tra salute e società e tanto studio ancora da fare. Il Prof. Antonio Sassu, Ordinario di politica economica europea nell'Università di Cagliari, insieme al collega Sergio Lodde, ha dedicato un saggio dal titolo "Salute e società in Sardegna. Tematiche di genere", alle differenze fra uomini e donne nelle condizioni di salute, che sono un fatto empirico ampiamente documentato. Le donne vivono più a lungo ma in condizioni di salute peggiori. "Le disuguaglianze sociali hanno una rilevanza notevole nella dimensione della salute. Possiamo dire che i ricchi si ammalano meno dei poveri, così come gli istruiti rispetto ai non istruiti e gli occupati rispetto ai non occupati. Quello su cui abbiamo ragionato è l'evidenza concreta di questi fattori nella salute di uomini e donne."
Le differenze rilevate non dipendono solo da fattori biologici, ma sono spesso prodotti sociali generati dai differenti ruoli che la costruzione sociale del genere attribuisce a uomini e donne. e lavoratrice. Basta pensare ai nessi tra attività lavorativa ed esposizione al rischio sanitario, o alle ripercussioni sull'equilibrio psicologico del sovraccarico di lavoro causato dal doppio ruolo di casalinga e lavoratrice.
Il volume a cura del Professore analizza proprio gli aspetti generali della relazione fra fattori socio-economici e salute nel contesto territoriale della Sardegna, approfondendo alcuni temi specifici di particolare rilevanza in un'ottica di genere, come la violenza sulle donne, le dipendenze, le reazioni avverse ai farmaci e i bisogni sanitari insoddisfatti.
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